Guerra in Ucraina, diretta – Von der Leyen: ‘Sanzioni distruggeranno capacità di Putin di combattere’. Colpita riserva di acido nitrico a Severodonetsk

Zelensky: "Folli raid su impianti chimici". Intesa a Bruxelles sul sesto pacchetto di sanzioni, annunciato ormai quasi un mese fa: "Import petrolio calerà del 90% entro fine anno, fra 8 mesi embargo via mare" Orbán aveva attaccato la Commissione Ue: "Irresponsabile". E ha ottenuto l'esenzione dall'embargo. I russi avanzano ancora in Donbass

Aggiornato: 22:43

I fatti più importanti

  • 08:23

    Raggiunto un accordo sull’embargo al petrolio russo

    Il vertice europeo ha raggiunto un accordo sull’embargo al petrolio russo che è parte del sesto pacchetto di sanzioni anti-russe. L’accordo, scrive il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, permette un embargo per “oltre i due terzi dell’import del petrolio dalla Russia, tagliando così una grande risorsa” con la quale “Mosca finanzia la sua macchina da guerra. Massima pressione perché la Russia ponga fine alla guerra”.

  • 22:54

    IL PUNTO – Lunedì 30/05

    Lunedì è stato il primo giorno del Consiglio europeo straordinario sul sesto pacchetto di sanzioni, che dovrebbe comprendere l’embargo al petrolio russo, annunciato dalla Commissione europea ormai quasi un mese fa. L’accordo tra i 27 Stati membri però non c’è ancora: a pesare sono i veti degli Stati più dipendenti dal greggio di Mosca, cioè Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. In particolare, il presidente ungherese Viktor Orbán ha tacciato senza mezzi termini Bruxelles di irresponsabilità per aver presentato le misure senza prima aver raggiunto l’intesa con i governi. A quanto si apprende da fonti diplomatiche, lo stop al petrolio è entrato nella bozza di conclusioni sul tavolo del vertice, che si concluderà martedì. 

    Al Consiglio europeo è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha chiesto agli Stati membri di approvare le nuove sanzioni “il più rapidamente possibile”, perché, ha detto, tra il quinto e il sesto pacchetto il suo Paese ha subto “molti danni, molti ucraini sono stati uccisi e molti bambini sono morti”. “È essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli”, ha detto invece il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. Che si è dichiarato “scettico” sull’utilità delle telefonate tra il presidente russo e i leader europei, che “dimostrano che è l’inquilino del Cremlino a non volere la pace”.

    Sul fronte militare i russi avanzano ancora all’interno della città di Severodonetsk, nel Donbass, finora controllata dagli ucraini: lunedì in città è stato ucciso un giornalista francese, Frédéric Leclerc-Imhoff. In giornata l’esercito russo ha affermato di aver distrutto una postazione ucraina con obici forniti dall’Italia”, ma la Difesa ha negato: “Escludiamo siano nostri”