Guerra in Ucraina, la diretta – Putin a Scholz-Macron: ‘Ok a soluzioni sul grano, ma stop armi’. La replica: ‘Liberate i soldati di Azovstal’

Telefonata tra il presidente russo, il cancelliere Scholz e Macron. Il fronte caldo resta il Donbass. Kiev rivendica di aver fatto arretrare il nemico a Severodonetsk e annuncia: "Missili sufficienti per affondare la flotta nel Mar Nero". Mosca: "Continueremo a collaborare con Usa su Trattato Start"

Aggiornato: 15:58

  • 12:34

    Kiev: “Arrivati obici semoventi”

    Il ministro della Difesa ucraino ha annunciato l’arrivo di obici semoventi M109 da 155 mm in versione aggiornata. “Sono felice di annunciare che la nostra dotazione di artiglieria da 155 mm è stata rifornita. L’Ucraina ha ricevuto una versione aggiornata degli howitzer M109. È un equipaggiamento di alta qualità. E il loro arrivo è frutto della cooperazione fra diversi paesi”, ha scritto su Facebook il ministro Oleksii Reznikov, citato da Ukrinform.
    L’Ucraina, aggiunge il ministro, già usa tre tipi di mezzi d’artiglieria da 155 mm: gli M777, i FH70 e Caesar.  

  • 12:20

    El Pais: “Ue valuta missione navale per scortare grano ucraino”

    L’Unione europea sta valutando la possibilità di lanciare una missione navale per scortare il passaggio delle navi di grano dall’Ucraina attraverso il Mar Nero, infestato da mine e presidiato da navi e sottomarini russi. Lo riporta El Pais citando fonti europee in vista del vertice di lunedì a Bruxelles dove, ricorda il quotidiano spagnolo, sarà affrontata la crisi del grano.

  • 11:49

    Guardian: “Russi verso processo in stile Norimberga nel Donbass”

    I russi e le milizie filorusse nel Donbass stanno valutando l’ipotesi di istituire un processo-spettacolo, ispirato a quello che giudicò i vertici della Germania nazista a Norimberga nel 1946, per i presunti crimini di guerra commessi dagli ucraini nella regione: lo scrive il britannico Guardian, che cita alcuni funzionari russi e filorussi. Un processo militare, che un ex diplomatico russo chiama “Norimberga 2.0” e che permetterebbe a Mosca di tentare di giustificare agli occhi del mondo il movente primo dichiarato per la sua “operazione militare speciale”, cioè la “denazificazione” dell’Ucraina. Il Guardian ricorda come a finire alla sbarra sarebbero principalmente le centinaia di prigionieri ucraini usciti con le mani alzate dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, soprattutto i miliziani nazionalisti del Regimento Azov, che più voci di parte russa hanno detto di voler processare. “Abbiamo in progetto di organizzare un tribunale internazionale nel territorio della repubblica”, ha dichiarato, citato dal giornale britannico, Denis Pushilin, leader di un territorio controllato dai russi nella regione di Donetsk. Secondo l’esperta Francine Hirsch, autrice di un saggio sul Processo di Norimberga e accademica all’università di Madison, Wisconsin, “sarebbe un processo politico il cui fine è di supportare la narrazione particolare sulla guerra”, combattuta per ‘denazificare’ l’Ucraina, che Putin ha enunciato fin dall’inizio. Una tesi che vorrebbe dimostrare che l’Ucraina di oggi è “governata da nazisti” e che “ci siano legami diretti fra i collaboratori nazisti ucraini” sotto l’occupazione tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale, e “i soldati ucraini di oggi”, ha aggiunto Hirsch, citata dal Guardian. Lo scopo, ha concluso l’esperta, è di “provare a presentare ciò che noi percepiamo come una finzione come fosse una realtà”. 

  • 11:40

    Bombe su 49 villaggi nel Donbass

    Le forze russe hanno bombardato ieri 49 villaggi ucraini nel Donbass (est) provocando almeno quattro morti e cinque feriti tra la popolazione civile della regione di Donetsk: lo ha reso noto oggi l’Esercito, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Non si conosce ancora il bilancio delle vittime e dei feriti nella regione di Lugansk. 

  • 11:38

    Zelensky descrive la situazione nel Donbass

  • 11:02

    Mosca conferma conquista Lyman

    L’esercito russo ha confermato la conquista della città di Lyman, nell’Ucraina orientale. 

  • 10:26

    I russi testano missile ipersonico Zircon

    Il ministero della Difesa russo ha riferito di un test del missile ipersonico Zircon nel mare di Barents. Lo riporta Ria Novosti. Il lancio, stando a quanto riportato, è avvenuto da una fregata e il missile ha “colpito con successo” un bersaglio in mare situato “a circa mille chilometri di distanza”. 

  • 10:21

    Bombe nella regione di Sumy

    Le truppe russe hanno bombardato la regione ucraina di Sumy (nordest) la notte scorsa senza sosta per almeno quattro ore: lo ha reso noto su Telegram il presidente dell’amministrazione militare regionale, Dmitry Zhivitsky, secondo quanto riporta l’agenzia Unian. “Da mezzanotte alle quattro del mattino, la Russia ha bombardato i nostri territori”, ha scritto Zhivitsky, sottolineando che in seguito a un attacco missilistico un’azienda agricola è stata distrutta nella comunità di Putivl. Non si registrano vittime o feriti. 

  • 10:12

    Podolyak: “Russia può essere fermata solo con forza”

    L’invasione russa dell’Ucraina può essere fermata solo “con la forza”. Ne è convinto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e capo negoziatore Mykhailo Podolyak, secondo il quale “non ci si può fidare” di un accordo con Mosca. “Qualsiasi accordo con la Russia non vale un centesimo – ha scritto su Telegram – È possibile negoziare con un Paese che mente sempre cinicamente e in modo propagandistico?”, si è chiesto. “La Russia ha dimostrato di essere un Paese barbaro che minaccia la sicurezza mondiale. Un barbaro può essere fermato solo con la forza”, ha aggiunto.

  • 10:08

    Kherson chiude accesso a resto del Paese

    La regione ucraina di Kherson, interamente occupata dalle forze russe, ha chiuso ogni accesso al resto del territorio dell’Ucraina: lo fa sapere il vice capo dell’autoproclamata amministrazione russa della regione, Kirill Stremousov. “Il confine è stato ora chiuso per ragioni di sicurezza”, dice Stremousov sull’agenzia russa Ria-Novosti, citata dalla Cnn. “Sconsigliamo qualunque viaggio verso l’Ucraina, qualunque sia la motivazione”. La chiusura riguarda i confini fra l’Oblast di Kherson con quelle, in mano ucraina, di Mykolaiv e Dnipropetrovsk, mentre è ancora possibile passare alla Crimea e nella regione occupata dai russi di Zaporizhzhia. Nella regione di Kherson, quasi interamente occupata, inclusa l’omonima città-capoluogo, i russi stanno organizzando un “referendum” sulla creazione di una “Repubblica” sul modello delle entità separatiste autoproclamate di Lugansk e Donetsk.