Guerra in Ucraina, la diretta – Putin a Scholz-Macron: ‘Ok a soluzioni sul grano, ma stop armi’. La replica: ‘Liberate i soldati di Azovstal’

Telefonata tra il presidente russo, il cancelliere Scholz e Macron. Il fronte caldo resta il Donbass. Kiev rivendica di aver fatto arretrare il nemico a Severodonetsk e annuncia: "Missili sufficienti per affondare la flotta nel Mar Nero". Mosca: "Continueremo a collaborare con Usa su Trattato Start"

Aggiornato: 15:58

  • 09:22

    Putin: “Guardie di frontiera cruciali nel conflitto”

    Il ruolo delle guardie di frontiera russe è particolarmente importante ora “data la pressione politica, economica e informativa senza precedenti sul nostro Paese e l’aumento della capacità militare della Nato in diretta prossimita’ dei confini della Russia”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rivolgendosi al Servizio di Guardia di Frontiera del Servizio di Sicurezza Federale russo, impegnato, ha detto, “a prevenire i tentativi di sabotaggio nelle sezioni del confine di Stato nelle aree dell’operazione militare speciale”. “Vorrei sottolineare il lavoro costante del vostro servizio per identificare i militanti dei gruppi neonazisti”, ha detto Putin congratulandosi con il Servizio dell’FSB in occasione della loro festa professionale.

     

  • 09:16

    Kiev: “Ritirata russa nell’area di Severdonetsk”

    L’esercito russo ha subito perdite significative ed è stato costretto a ritirarsi nell’area di Severdonetsk, Toshkivka e Oskolonivka, nella regione ucraina del Lugansk (est): lo afferma su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina, Serhii Gaidai, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. Gaidai ha sottolineato che i russi sono stati costretti a indietreggiare nelle loro posizioni precedenti e un altro ponte tra Severdonetsk e Lysychansk è stato danneggiato. “Tuttavia, (i russi) non abbandonano i tentativi di andare nelle retrovie delle nostre truppe e interrompere i rifornimenti logistici nella regione di Lugansk”, ha proseguito Gaidai. “Il nemico ha bombardato più volte Severdonetsk, ci sono stati almeno tre pesanti bombardamenti e in alcuni luoghi sono scoppiati combattimenti di strada. Di conseguenza, 14 condomini sono stati danneggiati. Anche il vicino villaggio di Synetskyi… è stato gravemente bombardato”

  • 09:14

    Salvini: “A Mosca? Dovere dare un contributo”

    “È mio dovere fare di tutto per cercare di dare un contributo per il raggiungimento di una pace giusta, usando l’arma più forte: la diplomazia“. Matteo Salvini parla così – in un’intervista alla Stampa – del suo possibile viaggio a Mosca, spiegando che andrebbe anche a Kiev. Cita un “grande padre della nostra Costituzione, Giorgio La Pira“, che “nel momento più critico della guerra fredda, ebbe il coraggio di andare a Mosca per parlare di pace”. E aggiunge che sarebbe felice “se il presidente Putin accettasse di vedere papa Francesco e farò ogni sforzo affinché questo avvenga”. Sulla possibilità di andare anche a Kiev, Salvini afferma: “Ne sarei felice, e sono in contatto con diversi esponenti ucraini, dopo averne ripetutamente incontrato anche ambasciatore e console”. Qualora il viaggio di concretizzasse, aggiunge, “farò tutti i passaggi necessari e ne parlerò prima di tutto con il presidente Mario Draghi. Ovviamente mi confronterò anche con i vertici della Lega”. 

  • 09:12

    Ambasciatore russo: “Crisi alimentare più grave con sanzioni”

    L’attuale crisi alimentare è peggiorata a causa delle sanzioni imposte alla Russia dagli Stati Uniti ed i suoi alleati: lo ha affermato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, in un comunicato diffuso ieri dall’ambasciata di Mosca a Washington. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass. “La crisi è stata ulteriormente esacerbata dall’introduzione da parte di Washington e dei suoi satelliti di sanzioni illegittime contro la Russia”, si legge nella nota. Gli esportatori russi di prodotti agricoli “devono affrontare pagamenti bloccati, rifiuto di prestiti e assicurazioni, problemi con la prenotazione di navi da carico, l’acquisto di attrezzature agricole e persino di sementi”, ha proseguito osservando: “Inoltre, gli Stati Uniti continuano ad aumentare le tasse sulle importazioni dei nostri fertilizzanti”. Le azioni Usa riflettono “la massima ipocrisia”, ha sottolineato l’ambasciatore, definendo assolutamente infondati i tentativi di Washington di incolpare la Russia per la crisi alimentare. 

  • 09:11

    Governatore Dnipro: “Colpi di artiglieria russi contro Zelenodolsk”

    Le forze armate russe hanno sparato colpi di artiglieria contro Zelenodolsk, nella regione di Dnipropetrovsk, distruggendo infrastrutture. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione regionale militare di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznychenko, parlando di “distruzione”, ma segnalando che non si registrano feriti. “Hanno sparato di nuovo nell’area di Kryvyi Rih. Il nemico ha sparato con l’artiglieria contro la comunità di Zelenodolsk”, ha detto.   

  • 23:00

    IL PUNTO di ieri – 27 maggio

    “Sblocchiamo i porti insieme”. Così Zelensky a Draghi nel corso di una telefonata annunciata dal primo ministro italiano, cha fa seguito a quella con Vladimir Putin. Tra Mosca e Kiev continua invece il rimpallo delle responsabilità sulle mancate esportazioni dei cereali dai porti chiusi dalla guerra. Il presidente ucraino ha poi detto su Facebook che Kiev si aspetta “ulteriore supporto per la difesa dai nostri partner”. E nel frattempo c’è un’altra telefonata, fra Putin e il cancelliere austriaco, Karl Nehammer. Il primo ribadisce che deve essere Kiev a “sminare i porti” per consentire il passaggio delle navi. Vienna conferma però che l’inquilino del Cremlino ha di nuovo legato la soluzione dell’approvvigionamento di grano alla fine delle sanzioni. Per Zelensky, invece, è Mosca a costringere gli ucraini a tenere fermi “22 milioni di tonnellate di grano nei silos”, ostacolando le principali rotte di esportazione sul Mar Nero e il Mar d’Azov, quest’ultimo ormai completamente sotto il controllo dei russi. Secondo l’amministrazione militare dell’oblast di Odessa, inoltre, la Russia ha disseminato nel Mar Nero tra le 400 e le 500 vecchie mine sovietiche che, strappate dalle ancore quando il mare è agitato, vanno alla deriva rendendo impossibile la navigazione. Sul campo prosegue l’offensiva nel Donbass: il sindaco di Severodonetsk fa sapere che la città è circondata e che scarseggia acqua potabile per gli abitanti. I filorussi conquistano la città di Lyman. Divisioni anche in ambito religioso: il Consiglio del Patriarcato della Chiesa Ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca (Uoc) ha dichiarato “piena indipendenza” dalla Chiesa ortodossa russa. In serata trapela l’ipotesi che il leader della Lega Matteo Salvini sia in procinto di partire per Mosca. La Farnesina: “Non ci è stato comunicato nulla”.