Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Ue ipotizza ‘scorte militari per l’export di grano’. Passaporti russi agli ucraini nel sud occupato

Sfondate difese a Lugansk. Raid su Zaporizhzhia e Severodonetsk: colpiti rifugi di civili. Filorussi: "Sfondate difese ucraine nel Lugansk". Mosca, che ormai controlla il Mar d’Azov, fa ripartire le navi da Mariupol. Putin approva due leggi: uno per arruolare gli over 40, l’altro per facilitare la cittadinanza russa nelle zone occupate. Kiev: "I russi hanno consumato il 60% delle scorte di armi di precisione"

Aggiornato: 15:57

  • 22:51

    Kiev: “Nel Luhansk seppelliamo le persone in fosse comuni”

    “Nella regione di Lugansk, la polizia ha sostituito le pompe funebri. A Lysychansk, 150 persone sono state sepolte in una fossa comune. La polizia della regione di Lugansk sta sostituendo molti servizi, c’è una squadra funebre appositamente costituita”. Lo ha riferito il governatore regionale Serhiy Gaidai, pubblicando su Facebook un video sullo spostamento dei corpi dalle case private alla fossa comune. “Gli agenti si recano dove le persone sono morte per bombardamenti o morte naturale e le seppelliscono in una fossa comune”, ha spiegato, aggiungendo che i cadaveri potranno essere traslati in tombe private solo a fine guerra.

  • 22:15

    Ue: “Impegnati a rafforzare la capacità dell’Ucraina di difendersi”

    L’Ue “resta impegnata a rafforzare la capacità dell’Ucraina di difendere la propria integrità territoriale e sovranità” e “accoglie la decisione di aumentare il sostegno militare nell’ambito del Fondo europeo per la pace”. E’ quanto prevede la bozza delle conclusioni del vertice europeo straordinario di lunedì. Nel testo, che comunque tornerà sul tavolo di almeno un’altra riunione degli ambasciatori dei 27 da qui a lunedì, manca un tuttavia riferimento chiaro alla tregua o al cessate il fuoco. Assenza che, spiegano una fonti europee, riflette una possibile divergenza sui termini di un eventuale cessate il fuoco.

  • 21:15

    Kuleba sul piano italiano: “Di Maio un amico, ma non facciamo concessioni sulla sovranità”

    “Il ministro degli Esteri Luigi di Maio è un amico e quindi in linea di principio non ho niente contro qualcosa che viene proposto da un amico. Parlando politicamente voglio che capiate una cosa: noi diamo il benvenuto a ogni tipo di piano che non implichi la creazione di un’altra contact-line o che preveda concessioni ucraine sulla nostra sovranità. Siamo disposti a discutere di qualunque altra cosa”. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba nel corso di una conferenza stampa in occasione del Wef di Davos rispondendo a una domanda sul piano di pace proposto dall’Italia. Per Kuleba “un piano che congeli la situazione attuale non verrà sostenuto dall’Ucraina”. Anche Kiev, aggiunge, “ritiene necessario al 100% un cessato il fuoco e apprezziamo ogni sforzo diplomatico. Ma finora le decisioni del Cremlino sono focalizzate sulla guerra non sulla diplomazia”.

  • 20:19

    Usa: passaporti russi a ucraini un modo per assoggettarli

    La decisione di Mosca di concedere passaporti russi a cittadini delle zone occupate del sud dell’Ucraina è un tentativo di “assoggettare” gli ucraini. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa.

  • 19:39

    Generale Kurenkov nominato ministro delle Emergenze

    Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un ordine esecutivo per nominare ministro delle Situazioni di Emergenza il generale maggiore Aleksandr Kurenkov: lo fa sapere l’agenzia Interfax citando l’ufficio stampa del Cremlino. Secondo Novaya Gazeta Europe, Kurenkov prima ha lavorato nei servizi di sicurezza russi (Fsb), nell’Fso, il servizio che si occupa della sicurezza delle alte cariche dello Stato, ed è poi stato vice comandante della Rosgvardia, un corpo di polizia che risponde direttamente a Putin. 

  • 19:27

    “Severodonetsk completamente accerchiata”

    “Le forze della milizia popolare di Lugansk e quelle della Federazione Russa hanno accerchiato Severodonetsk“. Lo ha annunciato Andrei Marochko, ufficiale della Milizia popolare della Repubblica di Donetsk. Lo riporta la Tass. “Abbiamo chiuso ermeticamente questo insediamento da tre lati. Il movimento da Severodonetsk viene effettuato solo attraverso un unico ponte, che è anche sotto il nostro controllo. Pertanto, al momento possiamo dire che la città di Severodonetsk è in un accerchiamento operativo”, ha spiegato. 

  • 19:06

    Turchia: “Nessun accordo con Svezia e Finlandia”

    La Turchia non ha trovato un accordo con Svezia e Finlandia per potere sostenere la loro candidatura nella Nato. Lo ha fatto sapere il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, in una conferenza stampa trasmessa dalla Tv di Stato Trt a conclusione dei colloqui tra funzionari turchi e delegazioni di Svezia e Finlandia ad Ankara. Kalin ha aggiunto che il dialogo con i Paesi scandinavi continuerà e che la Turchia chiede loro di fermare il sostegno a gruppi considerati da Ankara terroristici per sostenere la candidatura nell’Alleanza Atlantica

  • 18:39

    Podolyak: “No cessione territori né intesa Minsk”

    Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato che accettare di cedere i territori e di siglare un nuovo accordo di Minsk è impossibile, in quanto si ritorcerebbe contro l’Ucraina poiché la Russia userebbe la pausa nei combattimenti per prepararsi a ulteriori offensive. “Porterà a una guerra più grande e sanguinosa”, ha detto. Lo scrive Kyiv Independent

  • 18:37
  • 18:25

    Esa: “Necessario collaborare su Iss”

    Rispetto agli altri ambiti della collaborazione nello spazio, la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) è un’eccezione: lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Josef Aschbacher, intervenendo nel forum economico di Davos. Sulla Iss collaborare è necessario per garantire la sicurezza delle operazioni e lo stesso funzionamento della stazione orbitale. Diverso è invece il caso di tutti gli altri programmi spaziali, a partire dalla missione ExoMars, inizialmente nata dalla collaborazione fra Esa e agenzia spaziale russa Roscosmos e il cui lancio, previsto entro quest’anno, è stato bloccato