Guerra in Ucraina, la diretta – Mosca: “Le navi straniere possono lasciare Mariupol”. Kiev: “Offensiva russa per confini del Lugansk”

L'Ucraina annuncia l'uccisione di un generale russo nel Donbass. Medvedev boccia piano di pace italiano: 'Slegato dalla realtà'. Il Cremlino però smentisce: "Non lo abbiamo ancora visto". Bombardamenti a tappeto a Severodonetsk. La polizia: "Trovate 10 fosse comuni vicino alla capitale"

Aggiornato: 15:57

  • 20:21

    Soros: “Mobilitare ogni risorsa contro Putin”

    L’Europa sembra finalmente andare nella giusta direzione” con un’integrazione più forte fra i Paesi di fronte all’aggressione russa contro l’Ucraina e ora nell’Occidente “dobbiamo mobilitare tutte le nostre risorse per porre fine alla guerra, occorre sconfiggere Putin il prima possibile”. Lo dice George Soros nell’usuale appuntamento con i giornalisti a margine del Forum economico mondiale, citando i piani federalisti di Enrico Letta, l’appoggio fornito da Mario Draghi “più coraggioso di Scholz sul gas russo” rispetto ai partner tedeschi, l’apertura all’allargamento ai Paesi balcanici e alla Moldavia del presidente Macron. Quanto a Putin e Xi Jinping, Soros, difensore strenuo della società aperta e della democrazia liberale, non risparmia strali: i “due dittatori” sono “legati in un’alleanza ‘senza limiti’ e governano con l’intimidazione, sono destinati a fare errori enormi” come la politica zero Covid di Pechino e l’invasione dell’Ucraina. 

  • 19:28

    Di Maio: “Dare segnale con status Kiev candidato a Ue”

    “Io penso che sia stata significativa la telefonata tra il premier Draghi e il presidente ucraino Zelensky, in cui Zelensky ha ringraziato Draghi per il sostegno incondizionato all’ingresso (dell’Ucraina) nell’Unione Europea“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo a un evento di Alis, rispondendo a una domanda sulle prospettive di adesione di Kiev. “Se vogliamo dare un segnale dando lo status di Paese candidato all’Ucraina dobbiamo farlo presto” e cogliere “l’occasione per accelerare tutto il processo e allargare la famiglia europea ai Balcani”  

  • 19:19

    Moldavia, fermato ex presidente filorusso

    Igor Dodon, ex presidente della Moldavia e attuale capo dell’opposizione filo-russa, è stato posto in stato di fermo per 72 ore nell’ambito di un’inchiesta della Procura nazionale per la lotta alla corruzione. Lo rendono noto la televisione di Stato e le agenzie russe. La procuratrice Elena Kazakov ha precisato che Dodon è accusato tra l’altro di “corruzione” e “alto tradimento”. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che l’inchiesta è una questione interna moldava, ma ha auspicato che “tutti i diritti legali di Dodon vengano rispettati”. Dodon è stato presidente dal 2016 alla fine del 2020. 

  • 19:12

    Kiev: “In serata offensiva per confini Lugansk”

    In serata l’esercito della Federazione Russa sta cercando di sfondare le difese delle forze armate dell’Ucraina e raggiungere i confini amministrativi della regione di Lugansk. Lo rende noto lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraino come riporta Ukrinform. “Nella direzione di Donetsk, il nemico continua a condurre operazioni offensive attive, cercando di sfondare le difese delle nostre truppe e raggiungere i confini amministrativi della regione di Lugansk”. Attacchi aerei su infrastrutture civili a Kramatorsk, Lyman e Slovyansk. Verso Severodonetsk, i russi avanzano verso la città e i combattimenti continuano 

  • 19:07

    Di Maio: “Medvedev dimostra di non volere la pace”

    Quando Medvedev “fa queste dichiarazioni” critiche sul piano di pace italiano “non dimostra di volere la pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a un evento dell’associazione Alis.  

  • 19:02

    Cina: “Aprire canale verde per export grano”

    La Cina propone un “canale verde” per l’export di grano da parte di Ucraina e Russia, dicendosi “disposta a mantenere la comunicazione con tutte le parti” coinvolte nel conflitto in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi nel colloquio telefonico con l’omologa tedesca Annalena Baerbock, con cui ha discusso del rischio di crisi alimentare innescata dalla guerra in Ucraina. Allo stato, ha aggiunto Wang in una nota della diplomazia di Pechino diffusa in tarda serata, “la comunità internazionale dovrebbe spingere per un cessate il fuoco tempestivo e fornire un canale verde a Russia e Ucraina sull’export di grano”  

  • 18:45

    Orban dichiara stato di emergenza

    Il governo ungherese ordina lo stato di emergenza a causa della guerra in Ucraina. “Per salvaguardare gli interessi di sicurezza nazionale dell’Ungheria, per essere sicuri di rimanere fuori dalla guerra e per proteggere le famiglie degli Unni, il governo ha bisogno di spazio di manovra e di prontezza per un’azione immediata”, ha detto il primo ministro Victor Orbán, secondo quanto riporta il suo portavoce Zoltan Kovacs . Qualche ora prima, con 136 voti a favore e 36 contrari, l’Assemblea nazionale dell’Ungheria aveva approvato il 10° emendamento alla legge fondamentale, che consente al governo di mettere in atto uno stato di pericolo a causa di conflitti armati, guerre o disastri umanitari in un paese vicino, riferisce sempre il portavoce del governo. Oltre alle categorie giuridiche esistenti che possono innescare uno stato di pericolo, anche calamità naturali o infortuni sul lavoro che mettono in pericolo l’incolumità della vita e delle cose.  

  • 18:40

    Kiev: “Destino ucraina si decide ora in battaglie nel Donbass”

    “Ora stiamo osservando la fase più attiva dell’aggressione su larga scala che la Russia ha messo in atto contro il nostro Paese. La situazione sul fronte (orientale) è estremamente difficile, perché il destino di questo Paese si sta forse decidendo proprio ora”. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, in un briefing televisivo come riporta il Guardian 

  • 18:33

    Polonia sosterrà status Ucraina di candidato Ue

    La Polonia sosterrà la concessione all’Ucraina dello status di candidato all’Ue, ha affermato il presidente polacco Andrzej Duda al World Economic Forum di Davos.  

  • 18:00

    Stoltenberg: “Turchia richiede anche armamenti”

    Tra le richieste avanzate dal presidente turco Erdogan per togliere il veto all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato c’è anche quella di avere “certi armamenti”. Lo ha detto il segretario della Nato Jens Stoltenberg nel corso di una tavola rotonda a Davos. “Sono fiducioso che si troverà velocemente una soluzione, ma parte di questa soluzione è anche riconoscere che la Turchia è un alleato chiave, ospita più rifugiati tra gli alleati, ha sofferto più attacchi terroristici di tutti ed è in una posizione strategica”.