Guerra in Ucraina, la diretta – Kiev conferma: “Colloqui per ora sospesi”. Scholz sente Zelensky: “Negoziato se Mosca si ritira”

Lunedì sera evacuati oltre 260 soldati dall’acciaieria Azovstal. Il presidente ucraino sente il cancelliere tedesco e poi Macron. Nuovi raid nel nord e nell'est: almeno 8 morti a Desna, missili su Leopoli. Putin sulle sanzioni: l’Occidente si sta avviando verso “un suicidio energetico”

Aggiornato: 11:34

I fatti più importanti

  • 18:56

    Kiev, il capo negoziatore: “Mosca comprende solo la forza, servono armi e sanzioni”

    “Mosca comprende solo il linguaggio della forza. Il dialogo per loro è debolezza. Il miglior negoziatore è un nuovo pacchetto di armi e sanzioni“. Così su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e capo dei negoziatori di Kiev, Mykhailo Podolyak.
    Riprendendo le parole della prima ministra estone Kaja Kallas, che si è chiesta che senso abbia continuare a telefonare a Putin, Podolyak osserva: “Perché accontentare l’ego dell’aggressore con le persuasioni? Ogni telefonata dai leader mondiali mettono la Russia fuori dall’isolamento“.

  • 18:34

    Duma valuta anche la pena di morte per il battaglione Azov

    Il Presidente della Commissione Esteri della Duma russa, Leonid Slutsky, propone che sia sollevata parzialmente la moratoria contro la pena di morte che, a suo dire, dovrà essere considerata per gli elementi del battaglione di Azov che hanno resistito fino a ieri negli impianti della Azovstal e che si sono arresti e portati in territorio controllato da Mosca. “Se saranno dimostrati i loro mostruosi crimini contro l’umanità, ribadisco la mia proposta per fare una eccezione alla moratoria alla pena di morte in Russia che consenta a un tribunale di considerare la possibilità della pena di morte”, ha affermato.

  • 18:26

    Colloquio tra Zelensky e Macron

    L’operazione di “salvataggio” dei soldati ucraini dall’acciaieria Azovstal, le prospettive del processo negoziale e la situazione sul terreno sono stati tra i temi di una “lunga e significativa” conversazione telefonica con il presidente francese, Emmanuel Macron. Lo ha dichiarato su Twitter il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, spiegando che nel corso della telefonata è stata sollevata la questione dell’approvvigionamento di carburante in Ucraina.
    “Abbiamo anche discusso del sostegno della Francia alla nostra difesa, della preparazione del sesto pacchetto di sanzioni, dei possibili modi per esportare i prodotti agricoli ucraini”, ha aggiunto Zelensky, precisando di aver avuto una discussione “sostanziale” anche “sulla nostra domanda per lo status di candidato all’ingresso nell’Ue“.

  • 18:25

    Duma vieterà per vietare scambio dei soldati evacuati dall’Azovstal

    La Duma russa esaminerà mercoledì una bozza di risoluzione che vieta lo scambio dei militari evacuati dall’acciaieria Azovstal. I deputati hanno sostenuto la proposta fatta dal capo del comitato di Difesa della Duma, Andrei Kartapolov. Nella proposta di risoluzione Kartapolov parla di “criminali nazisti“. A riportarlo è RIA Novosti.

  • 18:20

    Borrell: “Stati hanno armi per sostenere Kiev”

    “Gli Stati membri hanno armi sufficienti risorse per continuare ad aiutare l’Ucraina”. Lo ha affermato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Ue, Josep Borrell, nella conferenza al termine del Consiglio Ue Difesa. “Per quanto riguarda lo European Peace facility abbiamo abbastanza risorse per quest’anno, le possiamo integrare, basta che gli Stati membri decidano di farlo, questa è una decisione intergovernativa più flessibile, non è come il bilancio dell’Ue, non serve l’accordo del Parlamento europeo. Comunque riteniamo che le risorse a nostra disposizione siano sufficienti”, ha aggiunto il capo della diplomazia Ue in un altro passaggio. “Non possiamo finanziare la spesa militare con il bilancio dell’Ue. Noi finanziamo l’industria della difesa attraverso il Fondo europeo per la difesa – ha spiegato -. Lo European Peace facility non dipende dalle regole sul bilancio dell’Ue, si tratta di un accordo tra Stati. Si tratta di risorse limitate, ci rimangono tre miliardi di euro, non si tratta di una cifra enorme e con 3 miliardi non riempiremo nuovamente i fondi per aiutare l’Ucraina”. 

  • 18:19

    Duma: “Eccezione a pena di morte per soldati Azovstal”

    Il Presidente della Commissione Esteri della Duma russa, Leonid Slutsky, propone che sia sollevata parzialmente la moratoria contro la pena di morte che, a suo dire, dovrà essere considerata per gli elementi del battaglione di Azov che hanno resistito fino a ieri negli impianti della Azovstal e che si sono arresi e portati in territorio controllato da Mosca. “Se saranno dimostrati i loro mostruosi crimini contro l’umanità, ribadisco la mia proposta per fare una eccezione alla moratoria alla pena di morte in Russia che consenta a un tribunale di considerare la possibilità della pena di morte”, ha affermato dopo che il Presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, aveva chiesto l’introduzione di un provvedimento per proibire lo scambio dei soldati della Azovstal con prigionieri di guerra russi. “I criminali nazisti non possono essere scambiati”, aveva detto. 

  • 18:17

    Premier Finlandia domani 11.20 da Draghi

    Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, incontrerà domani a Palazzo Chigi il Primo Ministro della Repubblica di Finlandia, Sanna Marin. A seguire, ore 12.20 circa, sono previste dichiarazioni alla stampa nel Salone dei Galeoni. Ne dà notizia Palazzo Chigi. 

  • 18:01

    Kiev: “Nel Lugansk leva obbligatoria imposta da russi”

    Nel territorio temporaneamente occupato della regione di Lugansk, le forze russe hanno lanciato l’arruolamento forzato della popolazione locale. Gli invasori minacciano di giustiziare i residenti maschi che si rifiutano di combattere contro l’Ucraina. Lo ha annunciato il commissario per i diritti umani del parlamento di Kiev Liudmyla Denisova, riferisce Ukrinform. “Gli occupanti russi stanno cercando nell’area uomini che si sono trasferiti in profondità nei territori occupati e in luoghi più sicuri dove fuggire dai bombardamenti. Fanno irruzione in appartamenti, famiglie e aree suburbane. I coscritti vengono portati via sotto la minaccia delle armi e in caso di qualsiasi resistenza, gli uomini sono minacciati di esecuzione”, ha sottolineato il difensore civico. Secondo Denisova, la mobilitazione forzata degli abitanti dei territori occupati è vietata dall’articolo 51 IV della Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra. 

  • 17:32

    Mosca: “Usa cerca terroristi Isis come mercenari”

    Secondo i servizi d’intelligence russi, gli americani starebbero “attirando terroristi” dell’Isis per farli “partecipare alle ostilità in Ucraina come mercenari“, ha dichiarato Serghei Ivanov, capo dell’ufficio stampa del Svr, il servizio segreto estero, citato dall’agenzia Tass. “Secondo le fonti dell’intelligence estero, gli Stati Uniti stanno attirando con impegno membri dell’organizzazione terroristica internazionale dello Stato Islamico, fuorilegge in Russia, per partecipare alle ostilità in Ucraina come mercenari”, ha dichiarato Ivanov. 

  • 17:13

    Kirill: “Occidente cancella cultura russa”

    Il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia ha bollato le azioni dei paesi occidentali che cancellano la cultura russa come il “picco dell’odio“. “Cancellare la cultura russa in Occidente dimostra la triste condizione morale della società – ha detto il capo della Chiesa ortodossa russa -. Il tentativo di sradicare la cultura di una nazione o di un’altra è il culmine dell’odio. L’unica cosa peggiore è il tentativo di eliminare fisicamente una nazione che è diventata indesiderabile”. Lo riporta l’agenzia russa Tass. Kirill ha anche osservato che la Russia anche “durante la Guerra fredda e la battaglia delle ideologie” ha sentito il legame con la cultura europea. Secondo il Patriarca russo, i russi percepiscono la letteratura, la musica e l’arte classiche occidentali come una “parte intrinseca della ricca eredità civile cristiana”. “E al giorno d’oggi continuiamo a vederlo come tale, nonostante tutto ciò che sta accadendo. Spero che coloro che combattono Pushkin, Dostoevskij, boicottano le competizioni di Tchaikovsky e si rifiutano di interpretare Rachmaninov prima o poi si rendano conto della vergogna e della follia delle azioni commesse”, ha concluso.