Guerra in Ucraina, la diretta – Kiev conferma: “Colloqui per ora sospesi”. Scholz sente Zelensky: “Negoziato se Mosca si ritira”

Lunedì sera evacuati oltre 260 soldati dall’acciaieria Azovstal. Il presidente ucraino sente il cancelliere tedesco e poi Macron. Nuovi raid nel nord e nell'est: almeno 8 morti a Desna, missili su Leopoli. Putin sulle sanzioni: l’Occidente si sta avviando verso “un suicidio energetico”

Aggiornato: 11:34

I fatti più importanti

  • 12:50

    Mosca espelle due diplomatici finlandesi

    Il governo russo ha convocato oggi l’ambasciatore finlandese a Mosca, Antti Helanterya, comunicandogli l’espulsione di due diplomatici, una mossa decisa in rappresaglia per l’adesione di Helsinki alle sanzioni, per “l’atteggiamento di confronto” assunto dal Paese, tra cui “la consegna di armi al regime di Kiev”. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri russo, accusando tra l’altro la Finlandia di “coprire i crimini dei nazionalisti ucraini contro la popolazione civile nel Donbass e in Ucraina”. L’annuncio dell’espulsione avviene a due giorni dalla decisione della Finlandia di presentare richiesta di adesione alla Nato.

  • 12:39

    “Almeno 8 morti nei raid a Desna”

    Almeno otto persone sono morte e altre 11 sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti russi di questa mattina sul villaggio ucraino di Desna, nella regione di Chernihiv, a nord di Kiev e circa 64 km dal confine con la Bielorussia: lo ha reso noto la direzione del servizio statale di emergenza della regione. Lo riporta l’agenzia Unian.

  • 12:28

    Colloquio Scholz-Zelensky

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una telefonata di cui dà notizia la cancelleria a Berlino, “hanno concordato sul fatto che una soluzione diplomatica fra Ucraina e Russia richieda la fine immediata delle attività di combattimento da parte della Russia e un ritiro delle truppe russe”. Scholz e Zelensky hanno avuto “uno scambio sulle possibilità di ulteriori forme di sostegno dalla Germania e hanno deciso di restare in stretto contatto”, si legge ancora nella nota del portavoce della cancelleria Steffen Hebestreit.

  • 12:05

    Lavrov: “Nato vuole dominio sulla sicurezza”

    “Ciascun Paese ha il diritto di scegliersi le proprie alleanze ma nessun Paese ha diritto di rafforzare la propria sicurezza a scapito della sicurezza degli altri”. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Per il capo della diplomazia russa, “l’organizzazione euro-atlantica non può pretendere di avere il dominio sulla sicurezza”.

  • 11:38

    Mosca: “L’Ucraina si è ritirata dai negoziati”

    “Kiev si è praticamente ritirata dal processo negoziale. L’Ucraina si è praticamente ritirata dal processo negoziale. I negoziati non proseguono”: lo ha dichiarato oggi il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax.

  • 11:37

    I mezzi russi distrutti a Kharkiv

  • 11:28
  • 11:26

    “Continua operazione umanitaria a Mariupol”

    “Continua l’operazione umanitaria ad Azovstal. Stiamo lavorando alle prossime fasi dell’operazione umanitaria. Se Dio vuole, tutto andrà bene”. Lo ha scritto su Telegram il vice premier ucraino Iryna Vereshchuk riferendosi all’evacuazione dei combattenti ucraini rimasti nell’impianto siderurgico di Mariupol. “Nell’interesse di salvare vite umane, ieri sono stati evacuati 52 nostri militari gravemente feriti. Dopo che le loro condizioni si saranno stabilizzate, li scambieremo con prigionieri di guerra russi”, ha aggiunto Vereshchuk citata dal Guardian.

  • 11:25

    Filorussi: “250 soldati ucraini si sono arresi”

    “Oltre 250 militari ucraini, tra cui 51 feriti provenienti dall’acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi”. Lo afferma il quartiere generale dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr) citato dall’agenzia di stampa russa Interfax.

  • 10:55

    “Putin è sostenuto da tutte le generazioni”

    Putin “è sostenuto dai giovani, è sostenuto da tutte le generazioni del nostro Paese”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Interfax.