Guerra in Ucraina, diretta – Draghi: “Tutti a un tavolo, Biden chiami Putin”. Zelensky: “Crimea mai russa, ma per ora non discutiamone”

La Finlandia: "Sì all'adesione alla Nato". Mosca minaccia di chiudere il gas a Helsinki ed evoca la guerra nucleare. Il presidente ucraino a Porta a Porta allontana il dialogo: "Non salveremo la faccia a Putin coi nostri territori". Il premier in Cdm rilancia gli sforzi per "riavviare i contatti"

Aggiornato: 22:56

I fatti più importanti

  • 17:41

    Francia: “Adesione Kiev su tavolo Consiglio europeo di giugno”

    La richiesta dell’Ucraina di ottenere lo status di Paese candidato dell’Ue, attualmente “in corso d’esame da parte della Commissione, sarà oggetto di una discussione a livello di leader durante il Consiglio europeo del prossimo mese di giugno“: è quanto afferma il ministero degli Esteri francese, ricordando che Emmanuel Macron e il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian “hanno ripetuto più volte che l’Ucraina fa parte della famiglia europea”. Nei giorni scorsi la stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha riferito che l’esecutivo Ue si esprimerà sulla richiesta di Kiev il mese prossimo.

  • 17:38

    Senatori Usa: “Voto rapido su adesione Finlandia a Nato”

    Alcuni esponenti chiave del Senato Usa hanno promesso di sostenere una azione rapida per l’adesione della Finlandia alla Nato. “Se la Svezia e la Finlandia decidessero di presentare la loro candidatura per essere membri della Nato, questa commissione sta già lavorando per garantire un voto rapido”, ha dichiarato il presidente dem della Commissione Affari esteri Bob Menendez. Anche il numero due della commissione, Jim Risch, ha promesso il suo “sostegno alla Finlandia in questo processo”.

  • 17:28

    Kiev: “I russi vogliono introdurre i loro passaporti nei territori occupati”

    “Le amministrazioni militari e civili russe stanno adottando misure per preparare l’integrazione dei territori occupati con la Russia. Tra queste, modifiche nelle divisioni amministrativo-territoriali, l’adeguamento delle forze dell’ordine, dei sistemi bancari e di frontiera al diritto russo e la preparazione del quadro giuridico per rilasciare passaporti russi“. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, citato da Ukrinform.

  • 17:22

    Unicef: “Gli attacchi alle scuole devono cessare”

    “Gli attacchi alle scuole devono cessare”. Lo ha detto il vicedirettore esecutivo di Unicef, Omar Abdi, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina, chiedendo la fine dei bombardamenti delle scuole e denunciandone al contempo l’uso per scopi militari. Mentre la funzionaria del dipartimento per gli Affari umanitari Onu, Joyce Msuya, ha affermato che “gli intensi combattimenti stanno causando immense sofferenze umane” e che “i civili, soprattutto donne e bambini, stanno pagando il prezzo più pesante”.

  • 17:09

    Unicef: “Almeno cento bambini uccisi nell’ultimo mese”

    “Ogni giorno che passa, sempre più bambini ucraini sono esposti agli orrori di questa guerra. Solo nell’ultimo mese l’Onu ha verificato che quasi cento bimbi sono stati uccisi, e riteniamo che le cifre effettive siano considerevolmente più alte”. Lo ha detto il vice direttore esecutivo di Unicef, Omar Abdi, durante la riunione del Consiglio di sicurezza sull’Ucraina, sottolineando che nel paese “anche l’istruzione è sotto attacco”, pur rimanendo le scuole “un’ancora di salvezza”.

  • 17:07

    Helsinki: “La Russia non deve sentirsi minacciata”

    “La Russia non deve sentirsi minacciata dall’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato”. Lo ha dichiarato alla Bbc il ministro degli Esteri di Helsinki, Pekka Haavisto, nel giorno in cui il Paese scandinavo ha annunciato di voler entrare a far parte della Nato come conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina. “Siamo Paesi che amano la pace, abbiamo mantenuto un confine pacifico con la Russia e guardiamo al futuro quando la normale cooperazione con la Russia potrà continuare”, ha aggiunto.

  • 17:04

    Zelensky: “Draghi ha ragione, possiamo vincere”

    Le forze armate russe “sono quattro volte più grandi, il loro Stato è otto volte più grande, ma noi siamo dieci volte più forti come persone perché siamo sulla nostra terra. Per noi la vittoria è solo restituire le cose nostre, per loro è rubare qualcosa degli altri. Non siamo in condizioni di parità, la Russia è più forte, ma il mondo è unito intorno a noi, e sentiamo che passo dopo passo stiamo riuscendo. Quindi Draghi ha ragione, noi possiamo vincere perché stiamo combattendo per la verità e non siamo da soli”. Lo ha detto il premier ucraino Volodymyr Zelensky intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta.

  • 16:55

    Vicepremier Kiev: “Negoziati su Azovstal riguardano 38 persone”

    “Su richiesta del presidente stiamo conducendo dei negoziati molto complicati in merito all’evacuazione da Azovstal. Chiedo a tutti coloro che non sono coinvolti di non commentare pubblicamente e non creare disinformazione. In questo momento si sta parlando di portare via 38 dei militari gravemente feriti. Stiamo lavorando passo a passo. Dopo aver scambiato loro andremo avanti. Ora non ci sono negoziati in corso su 500 o 600 persone come hanno diffuso alcuni media”. A comunicarlo su Telegram è la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk.

  • 16:54

    Zelensky: “Dio e il mio popolo mi hanno salvato dai russi”

    “Cosa mi ha salvato la notte dell’attacco russo? Dio e il mio popolo“. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della registrazione dell’intervista a Porta a Porta. Riguardo ai propri familiari, rivela di essere riuscito a vederli “un paio di volte” dall’inizio della guerra. “Da loro ho il massimo sostegno”, dice.

  • 16:41

    Zelensky: “Mai parlato di riconoscere indipendenza Crimea. Lasciamo da parte la questione”

    “Non ho mai parlato di riconoscere l’indipendenza della Crimea, non la riconosceremo mai come parte della Federazione russa”. Lo ha detto il premier ucraino Volodymyr Zelensky intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta. “Anche prima della guerra la Crimea aveva autonomia, ha un suo Parlamento, ma è sempre stato territorio ucraino. Noi abbiamo detto che siamo pronti a parlare con la Russia. Ora non possiamo deliberare una decisione sulla Crimea perché c’è la guerra, la lasciamo da parte se ostacola l’incontro”.