Guerra in Ucraina, diretta – Draghi: “Tutti a un tavolo, Biden chiami Putin”. Zelensky: “Crimea mai russa, ma per ora non discutiamone”

La Finlandia: "Sì all'adesione alla Nato". Mosca minaccia di chiudere il gas a Helsinki ed evoca la guerra nucleare. Il presidente ucraino a Porta a Porta allontana il dialogo: "Non salveremo la faccia a Putin coi nostri territori". Il premier in Cdm rilancia gli sforzi per "riavviare i contatti"

Aggiornato: 22:56

I fatti più importanti

  • 22:56

    IL PUNTO – Cosa è successo oggi

    Salvare la faccia a Vladimir Putin mai. Volodymyr Zelensky è categorico nel suo messaggio all’Occidente, respingendo il pressing di chi vorrebbe riaprire il tavolo dei negoziati. E intervenendo a Porta a Porta, nella prima intervista concessa a una tv italiana, il presidente ucraino chiarisce: “I russi se ne devono andare dai territori occupati dopo il 24 febbraio, è il primo passo per poter parlare di qualcosa. Zelensky sembra smentire anche la disponibilità a cedere sulla Crimea pur di porre fine al conflitto: “Non sarà mai russa – dice – ma la questione può essere accantonata, se questo può aiutare il dialogo”. Qui il livepost della giornata

    Sugli sforzi per portare a un negoziato e “costruire la pace” si è speso anche il premier Mario Draghi, che tornato in Italia dopo il suo viaggio a Washington nel corso del Consiglio dei ministri ha confermato la sua linea: “Lo sforzo iniziale è che tutti gli alleati, ma in particolare ovviamente la Russia e gli Stati Uniti, si trovino seduti a un tavolo. Un tavolo in cui, ovviamente, l’Ucraina sia l’attore principale. In questo contesto, ha riferito il premier, Biden deve chiamare Putin“.

    Sul campo la battaglia continua su tutti i fronti strategici, da Kharkiv al Donbass, con le forze ucraine che rivendicano la frenata dell’avanzata nemica, all’assalto infinito sull’acciaieria Azovstal di Mariupol. Sulla fabbrica-bunker le truppe di Mosca continuano gli attacchi, ostacolate però dalla necessità di non colpire l’impianto in modo irreversibile, rendendolo inutilizzabile dopo un’eventuale conquista. Sul fronte orientale, intanto, le forze ucraine continuano a resistere, a partire dalla regione di Kharkiv, la seconda città del Paese vicino al confine russo, strategica anche per condurre l’offensiva sul Donbass. Nel Lugansk, l’avanzata delle truppe di Mosca viene rallentata in combattimento o con azioni di sabotaggio, come la distruzione di due ponti sul fiume Siversky Donetsk. I raid russi continuano però a mietere vittime. E Kiev accusan la Russia di aver usato ordigni vietati, come bombe a grappolo e munizioni al fosforo

    Il primo vero effetto del conflitto russo-ucraino sul nuovo ordine di sicurezza mondiale è stato il sì della Finlandia all’adesione alla Nato. L’annuncio è arrivato dal presidente Sauli Niinisto e dalla premier Sanna Marin, dopo che dal dibattito interno è emerso che il 70% della popolazione è a favore dell’adesione al blocco atlantico. La reazione di Mosca non si è fatta attendere. “La Russia sarà costretta a prendere misure di rappresaglia”, ha affermato il ministero degli Esteri russo. E una delle prime mosse potrebbe essere il taglio delle forniture di gas russo alla Finlandia fin da domani. Il falco Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, si è spinto anche oltre, prefigurando che un potenziale conflitto tra Nato e Russia potrebbe degenerare in una guerra nucleare, uno “scenario catastrofico per tutti”.

  • 22:38

    Nato, Casa Bianca: “Nessun intento aggressivo”

    “La Nato è un’alleanza difensiva, non offensiva. Non c’è alcun intento aggressivo in qualsiasi espansione della Nato”: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki rispondendo ad una domanda sulla minaccia di ritorsioni da parte di Mosca in caso di adesione di Finlandia e Svezia all’Alleanza.

  • 22:05

    Nato, la Casa Bianca: “Sosteniamo richiesta di Finlandia e Svezia”

    Gli Usa sostengono ogni richiesta di Finlandia e Svezia di adesione alla Nato: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

  • 22:02

    Luhansk, oggi “abbattuto elicottero russo”

    Oggi nella regione di Luhansk è stato abbattuto un elicottero russo grazie a uno Stinger. Lo riferiscono ai media ucraini fonte del Comando delle forze aeree ucraine.

  • 21:33

    Arcivescovo Gallagher: “Andrò a Kiev la settimana prossima”

    “Io andrò a Kiev la settimana prossima, se tutto va bene. Abbiamo già avuto in programma un incontro col ministro, anche prima della guerra, e poi abbiamo fissato una data poche settimane fa, ma purtroppo ho avuto il Covid e così abbiamo dovuto posticipare. Parto mercoledì prossimo e avrò l’incontro con il ministro venerdì 20″. Lo ha detto questa sera, ospite di Tg2 Post, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati – in sostanza il ‘ministro degli Esteri’ della Santa Sede – annunciando la sua missione a Kiev in cui incontrerà il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

  • 21:20

    Nikolaev, sentite esplosioni

    A Nikolaev si sono sentite esplosioni. A riferirlo è il sindaco della città, Oleksandr Senkevych mentre è in corso un allarme aereo.

  • 20:58

    Unhcr: oltre 6 milioni di profughi

    Dall’inizio della guerra in Ucraina ci sono oltre 6 milioni di persone che hanno lasciato il paese dal 24 febbraio, giorno dell’inizio dell’invasione russa. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Unhcr. La maggior parte dei 6.029.705 profughi sono arrivati in Polonia (3.272.943), in Romania (895.828) e in Russia (785.348). Seguono Ungheria (583.066), Repubblica di Moldovia (459.546), Slovacchia (409.527) e Bielorussia (27.308). Il numero di sfollati interni è pari a 1.626.500.

  • 20:38

    Video del battaglio Azov: “Continuiamo a combattere”

    Il battaglione Azov ha condiviso un video dei combattimenti all’acciaieria Azovstal di Mariupol sottolineando, che “nonostante la scarsità di munizioni e i tanti feriti“, continua a respingere gli attacchi russi. “Al 78esimo giorno di guerra e in condizioni di completo accerchiamento e nonostante la situazione estremamente difficile i soldati del battaglione Azov continuano a mettere fuori combattimento il nemico dalle posizioni precedentemente catturate sul territorio dell’impianto di Azovstal”, viene spiegato nel video, secondo quanto riferisce Ukrainska Pravda.

  • 20:15

    Ucraini: “In fiamme un’altra nave russa”

    In fiamme nel Mar Nero un’altra nave russa. Lo sostiene il portavoce dell’Amministrazione militare regionale di Odessa, secondo cui la “Vsevolod Bobrov“, nave di supporto, è stata rimorchiata verso il porto di Sebastopoli dall’area vicino all’Isola dei serpenti dopo avere preso fuoco.

  • 19:57

    Draghi in Cdm: Vero obiettivo è costruire futuro e pace

    Il premier Mario Draghi, a quanto riferiscono all’Ansa alcuni presenti alla riunione, all’inizio del Cdm ha aggiornato i ministri sulla visita a Washington che, ha spiegato, ha permesso di mettere a fuoco la questione strategica: la guerra ha preso una fisionomia nuova e adesso il vero obiettivo è chiedersi in che modo si costruisce il futuro, la pace, il percorso negoziale verso la pace e, soprattutto, che tipo di pace si vuole. Il ragionamento di Draghi è partito dalla premessa che la pace è quella che vorranno gli ucraini, non imposta e sostenibile negli anni a venire. “Su questo dobbiamo portare le parti al tavolo”, la sua posizione.