Guerra in Ucraina, diretta – Allarmi aerei in quasi tutto il Paese. Putin: “Evacuare i civili da Azovstal? Solo se i militari si arrendono”

Kiev annuncia evacuazione da Mariupol a partire dalle 11 di venerdì. Concordata tregua di 3 giorni per le evacuazioni. Mosca simula il lancio di missili balistici nucleari. Il Pentagono: "Siamo in grado di difendere noi e gli alleati". Le scuse del Cremlino a Israele per le frasi di Lavrov

Aggiornato: 22:37

I fatti più importanti

  • 19:08

    “A Mariupol nuovi segnali stradali in lingua russa”

    Il consiglio comunale di Mariupol riferisce che in città le forze di Mosca stanno installando nuovi segnali stradali con scritte in lingua russa.

  • 19:04

    Onu: “Nuovo convoglio verso Azovstal, obiettivo evacuazione domani”

    Un nuovo convoglio delle Nazioni Unite è diretto verso l’acciaieria Azovstal, a Mariupol, per l’evacuazione dei civili. Lo ha riferito il coordinatore per le operazioni umanitarie dell’Onu, Martin Griffiths, secondo cui “si spera che entro domani mattina il convoglio riceverà i civili che sono rimasti in quel desolante inferno per portarli via in sicurezza”.

  • 19:03

    Kiev: “Un elettricista traditore ha fatto entrare i russi ad Azovstal”

    In un video pubblicato in rete, il consigliere del ministero degli Interni ucraino Anton Gerashchenko ha affermato che i russi sono riusciti a entrare nell’acciaieria Azovstal di Mariupol con l’aiuto di un elettricista che conosceva la pianta dello stabilimento. “Ha mostrato loro i tunnel sotterranei che portano alla fabbrica – ha detto Gerashchenko – e i russi hanno iniziato a prenderli d’assalto usando le informazioni che hanno ricevuto dal traditore”.

  • 18:57

    Servizi Kiev: “Da inizio guerra scambiati 324 prigionieri”

    “Dall’inizio dell’invasione russa sono stati effettuati nove scambi e 324 dei nostri prigionieri sono stati restituiti all’Ucraina”. Lo comunica su Telegram il Servizio di sicurezza di Kiev (Sbu). “Tutto ciò rientra nel quadro della cooperazione e del lavoro sistematico e scrupoloso del centro congiunto per la ricerca e il rilascio dei prigionieri, che opera sotto il patrocinio del comandante in capo supremo delle forze armate ucraine, il presidente Volodymyr Zelensky”, si legge nella nota.

  • 18:55

    Esercito Minsk: “Truppe Nato vicine ai nostri confini, potrebbero attaccare”

    “Le truppe della Nato sono schierate vicino ai confini con la Russia e il nostro Paese. Gruppi d’assalto potrebbero essere creati in breve tempo a partire dalla presenza di queste truppe per usi ulteriori contro la Bielorussia”. Lo ha dichiarato il vicecapo di stato maggiore bielorusso, Ruslan Kosygin, in una nota diffusa su Telegram e citata dalla Tass. “In questa situazione, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno massimizzato le misure anti-russe e anti-bielorusse su tutte i tracciati di importanza critica per la Russia e la Bielorussia”, ha aggiunto Kosygin.

  • 18:23

    Consigliere Zelensky: “Contrattacco ucraino a metà giugno con l’arrivo di armi”

    Difficilmente l’Ucraina lancerà una controffensiva contro i russi prima di metà giugno, quando saranno arrivate più armi inviate dagli alleati. Lo ha detto Oleksiy Arestovych, uno dei consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelenesky, citato dalla Bbc. “Le prime armi che possono fermare il nemico arriveranno in gran numero alla fine di maggio o a inizio giugno”, ha riferito. A suo parere gli invasori russi non potranno esibire “significativi risultati” nella loro offensiva per il 9 maggio, giorno in cui la Russia ricorda la vittoria contro i nazisti.

  • 18:22

    Tel Aviv: “Putin si è scusato con Bennett per le frasi di Lavrov”

    Nel colloquio telefonico con il premier israeliano Naftali Bennett, Vladimir Putin ha discusso della “memoria storica” e dell’Olocausto, dopo le polemiche per le dichiarazioni del ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov su presunte origini ebraiche di Adolf Hitler. Nel colloquio – afferma il Cremlino citato dalla Tass – Putin ha sottolineato l’importanza per entrambi i Paesi delle commemorazioni delle vittime della Seconda guerra mondiale, comprese quelle dell’Olocausto, in occasione della giornata del 9 maggio, in cui la Russia celebra la vittoria sul nazismo. Secondo l’ufficio di Bennett citato dai media israeliani, Putin si è scusato per le parole di Lavrov: Bennett ha accolto le scuse e ringraziato ringraziato il presidente russo per aver chiarito le sue posizioni riguardo il popolo ebraico e la memoria dell’Olocausto. 

  • 17:43

    Putin a Bennett: “Corridoi per i civili da Azovstal? Solo se i militari si arrendono”

    “La Russia è pronta a garantire un’uscita sicura dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, ma i militari nello stabilimento devono arrendersi“. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett, riferisce il Cremlino citato dall’agenzia governativa Tass. I due leader, secondo Mosca, hanno avuto uno “scambio significativo”: “Particolare attenzione è stata riservata agli aspetti umanitari, tra cui l’evacuazione dei civili dal territorio dello stabilimento Azovstal, bloccati da militanti di formazioni nazionaliste, effettuata in collaborazione con rappresentanti dell’Onu e del Comitato internazionale della Croce Rossa”. Stando alla nota, Putin ha auspicato che le autorità di Kiev “diano l’ordine ai militanti che restano all’interno” dell’acciaieria di “deporre le armi“. 

  • 17:39

    Capo stato maggiore Usa: “Fornite a Kiev informazioni significative”

    Prima e durante l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il Pentagono ha “aperto i rubinetti” e fornito “informazioni significative” al governo di Kiev. Lo ha ammesso il capo dello stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley, in un’audizione ad una sottocommissione del Senato. Oggi il New York Times, citando funzionari statunitensi, ha detto che il Pentagono ha fornito a Kiev informazioni sulle truppe di Mosca, consentendo agli ucraini di attaccare e uccidere molti generali russi.

  • 17:35

    Procuratrice ucraina: “Indaghiamo su deportazione di 2.420 bambini”

    Violenze sessuali da parte delle forze armate russe nelle regioni di Donetsk, Zaporizhia, Kiev, Luhansk, Kharkiv e Kherson. E “il trasferimento forzato di migliaia di ucraini, in particolare bambini, in Russia e Bielorussia, un’altra chiara violazione dei diritti umani e del diritto umanitario”. Li denuncia la procuratrice generale dell’Ucraina Iryna Venediktova, intervenendo da remoto alla Conferenza dei procuratori generali del Consiglio d’Europa, in corso oggi e domani a Palermo. “Abbiamo avviato otto procedimenti penali sul trasferimento forzato di 2.420 bambini“, ha riferito. In particolare, “il 21 marzo abbiamo avviato un’indagine penale sul trasferimento illegale di 2.389 bambini dai distretti temporaneamente occupati delle regioni di Donetsk e Luhansk alla Russia”.