Guerra in Ucraina, diretta – Allarmi aerei in quasi tutto il Paese. Putin: “Evacuare i civili da Azovstal? Solo se i militari si arrendono”

Kiev annuncia evacuazione da Mariupol a partire dalle 11 di venerdì. Concordata tregua di 3 giorni per le evacuazioni. Mosca simula il lancio di missili balistici nucleari. Il Pentagono: "Siamo in grado di difendere noi e gli alleati". Le scuse del Cremlino a Israele per le frasi di Lavrov

Aggiornato: 22:37

I fatti più importanti

  • 22:30

    Kiev: “Venerdì evacuazione da Mariupol”

    “Domani, 6 maggio, ci sarà un’evacuazione da Mariupol”. Lo ha annunciato la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata dall’Ukrainska Pravda, dando appuntamento ai cittadini interessati “nei pressi del centro commerciale ‘Port City’ alle 12” locali (le 11 in Italia). 

  • 22:11

    Mosca all’Onu: “Presenteremo prove dei crimini dell’esercito ucraino”

    La Russia, in una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, venerdì 6 maggio, presenterà le prove “dei crimini dell’esercito ucraino”. Lo ha scritto sul suo canale Telegram Dmitry Polyansky, Primo Vice Rappresentante della Federazione Russa presso le Nazioni Unite. Lo riporta Ria Novosti. “Porteremo testimonianze oculari di questi crimini e daremo la parola ai giornalisti occidentali che lavorano sul posto e hanno tali informazioni di prima mano. In questo, il nostro evento sarà fondamentalmente diverso dai raduni di propaganda in Ucraina”, ha spiegato. 

  • 22:07

    Nuovo appello del battaglione Azov a Erdogan: “Garantisca evacuazione”

    Appello del medico del battaglione Azov al presidente della Turchia, Recep Erdogan per chiedergli di farsi garante dell’evacuazione all’Azovstal. “La imploro – spiega il medico in un video pubblicato dai media locali su Telegram – di effettuare garantire l’evacuazione di tutte le persone e dei militari che sanno all’Azovstal affinché finisca questo incubo. Qui uccidono le persone che non hanno attaccato nessuno e che stanno semplicemente difendendo il proprio paese. La Turchia e l’Ucraina hanno sempre sostenuto l’un l’altro e la Turchia ha un peso nella politiche di questa regione. Non sappiamo più a chi scrivere, a chi chiedere. Perciò chiedo a lei”.

  • 22:04

    Onu: “Con terza operazione evacueremo altri civili da Mariupol”

     Il capo degli affari umanitari dell’Onu Martin Griffiths ha spiegato alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina che la terza operazione iniziata dalle Nazioni Unite ha “l’intento di evacuare altri civili da Mariupol e Azovstal”. “Non dirò altro su questo fino a quando l’operazione non sarà completata – ha detto parlando in videoconferenza – Ma quello che posso dire è che stiamo finalmente vedendo i frutti del nostro lavoro in queste ultime settimane. Stiamo spingendo da tempo per ottenere un accordo su cessate il fuoco e tregue a livello locale. Sono lieto e molto sollevato che finalmente stiamo facendo alcuni progressi. Le tregue da cui sono dipese queste ultime operazioni hanno in gran parte tenuto”. 

  • 21:45

    Guterres (Onu): “In corso una terza operazione. Finora quasi civili soccorsi”

    Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina ha ricordato che finora sono stati completati con successo due convogli per evacuare i civili ed “è in corso una terza operazione, ma è nostra politica non parlare dei dettagli prima che sia completata, per evitare di danneggiare il suo possibile successo”. “Finora, in totale, quasi 500 civili hanno trovato il tanto atteso soccorso, dopo aver vissuto sotto bombardamenti implacabili e scarsa disponibilità di acqua, cibo e servizi igienici”, ha spiegato, sottolineando come sia “bello sapere che anche in questi tempi di iper-comunicazione, la diplomazia silenziosa è ancora possibile e a volte è l’unico modo efficace per produrre risultati”. “Spero che il continuo coordinamento con Mosca e Kiev porti a più pause umanitarie per consentire ai civili un passaggio sicuro dai combattimenti e gli aiuti per raggiungere coloro che hanno bisogno urgente”, ha continuato. 

  • 21:42

    Il Pentagono: “L’invio di armi Usa all’Ucraina non ha intaccato la nostra capacità di difenderci”

    “L’invio di armi Usa all’Ucraina non ha intaccato la nostra capacità di difenderci nel caso fosse necessario”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa, commentando le dichiarazioni di un senatore repubblicano secondo il quale gli Stati Uniti hanno esaurito un terzo delle loro scorte di missili Javelin

  • 21:16

    Gli Usa: “Monitoriamo la minaccia nucleare della Russia. Siamo in grado di difenderci”

    “Monitoriamo la minaccia nucleare da parte della Russia tutti i giorni, queste esercitazioni ci preoccupano ma non prevediamo un aumento delle forze sul fianco orientale della Nato. Siamo in grado di difendere noi e i nostri alleati“. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa ribadendo che “la retorica della Russia sul nucleare è da irresponsabili. Non giova a nessuno”.

  • 20:58

    Il Pentagono: “Gli Usa forniscono intelligence ma non decidono i target insieme a Kiev”

    Gli Stati Uniti forniscono intelligence all’Ucraina, ma non decidono insieme a Kiev i target. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando che l’Ucraina unisce tutte le informazioni a sua disposizione e “prende le sue decisioni e agisce”. Il New York Times ha riportato che gli Stati Uniti hanno aiutato Kiev a uccidere generali russi.  

  • 20:55

    Borrell: “Uniti e rapidi perché ci siamo sentiti in pericolo”

    “Generalmente non siamo così rapidi e uniti come con l’aggressione della Russia all’Ucraina. Stavolta è stato diverso perché ci siamo sentiti in pericolo. Abbiamo preso decisioni e dobbiamo continuare a prenderle. Ieri è stato annunciato il sesto pacchetto di sanzioni e ora serve l’unanimità. Spero di riuscire ad arrivare a un accordo politico perché dobbiamo continuare a fare pressione politica ed economica sulla Russia e fornire agli ucraini la possibilità di difendersi”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell all’apertura del Festival d’Europa a Firenze.

  • 20:52

    Borrell: “Non vogliamo che la guerra si espanda”

    “Non vogliamo che la guerra si espanda”. Lo ha detto Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell’Unione europea, questo pomeriggio in Palazzo Vecchio a Firenze, dove è stato inaugurato ufficialmente il Festival d’Europa. “Stiamo cercando di fare del nostro meglio per dare spazio alla diplomazia, ma dobbiamo difendere l’Ucraina da Putin – ha aggiunto Borrell – Ma per il momento tutto ciò che abbiamo provato a fare è stato impossibile. Non siamo in guerra contro la Russia, ma dobbiamo sostenere l’Ucraina, altrimenti chi sarà il prossimo?“.