Guerra in Ucraina, la diretta – Biden: “Putin a processo per crimini di guerra a Bucha”. Kuleba: “A Mariupol è peggio”. Ue verso nuove sanzioni

Mosca nega i crimini: "Video ordinati dagli Usa, si inizi con Jugoslavia e Iraq". La Ue annuncia una indagine congiunta con Kiev. La Germania: "Non interrompere import gas". La Lituania espelle l'ambasciatore russo, decine di diplomatici cacciati da Francia e Germania

Aggiornato: 09:32

I fatti più importanti

  • 17:01

    Biden: “Putin criminale di guerra, vada a processo”

    Il presidente americano Joe Biden ha chiesto l’avvio di “un processo per crimini di guerra” nei confronti del presidente russo Vladimir Putin in relazione a “quello che sta accadendo a Bucha”, che è “scandaloso”. Definendo Putin “un criminale di guerra”, un uomo “brutale”, Biden ha aggiunto che ”tutti hanno visto quello che sta accadendo a Bucha”.

  • 16:49

    Biden: “Quello di Bucha è un crimine di guerra”

    “Quello che sta accadendo a Bucha è un crimine di guerra”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden annunciando che la sua amministrazione sta studiando nuove sanzioni contro Mosca. “Putin è brutale, quello che è successo a Bucha è orribile”, ha aggiunto.

  • 16:29

    Kiev: “Commessi più di 7mila crimini di guerra”

    Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina sono stati registrati oltre 7.000 crimini di guerra. Lo ha annunciato la procuratrice generale Irina Venediktova, riporta Ukrinform. Le squadre investigative sono composte da rappresentanti della polizia nazionale e del servizio di sicurezza dell’Ufficio investigativo statale, ha detto la procuratrice spiegando che, in aggiunta, “abbiamo un portale warcrime.gov.ua dove tutti i cittadini possono fornire le proprie informazioni sui crimini di guerra. Ora ce ne sono più di 7.000″.

  • 16:16

    Zelensky a Bucha: “Dovrà essere fatta giustizia”

    “Faremo la massima pressione. Non ci fermeremo neanche un minuto finché non troveremo tutti i criminali e penso che questo andrà a beneficio della civiltà”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, incontrando i giornalisti a Bucha, secondo quanto riporta la Cnn. Si tratta di “una questione di vita, di morte e di tortura”, ha continuato Zelensky, avvertendo che “se non troviamo una soluzione civile”, il popolo ucraino “troverà una soluzione non civile”.

  • 15:32

    Berlino: “Impossibile interrompere import gas”

    La Germania afferma che “non è possibile” per il momento interrompere l’import di gas dalla Russia. “Vogliamo diventare il prima possibile indipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia e la Germania sosterrà ulteriori sanzioni alla Russia, ma al momento non è possibile tagliare le forniture di gas”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, arrivando all’Eurogruppo. “Dobbiamo fare più pressione su Putin, isolare la Russia e tagliare tutti i rapporti economici” ma per arrivare a un embargo “abbiamo bisogno di tempo, al momento dobbiamo distinguere tra petrolio, carbone e gas”, ha spiegato. 

  • 15:31

    Von der Leyen: “Indagine congiunta su Bucha”

    “L’Ue ha istituito assieme all’Ucraina un team investigativo per raccogliere prove su crimini di guerra e crimini contro l’umanità. L’Ue è pronta ad aumentare i suoi sforzi inviando delle squadre investigative sul terreno per a sostegno della Procura ucraina. Eurojust e Europo sono pronti all’aiuto”. Lo afferma la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che oggi ha avuto un colloquio telefonico con Volodymyr Zelensky sul massacro di Bucha. “Le strazianti immagine viste non possono e non saranno lasciato senza risposte. Chi ha commesso questi crimini atroci non resteranno impuniti”, aggiunge.

  • 15:19

    Gentiloni: “Sanzioni? Nessuna misura esclusa”

    “C’è una discussione in corso, la Commissione europea dice sempre che per noi nessuna misura è esclusa. Quello che abbiamo tutti visto” a Bucha “merita una reazione ulteriore”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, prima dell’Eurogruppo, rispondendo alle domande su un possibile embargo sull’energia russa da parte dell’Ue. “Per la verità noi stavamo già preparando un ulteriore pacchetto di sanzioni” contro Mosca “e vedremo nei prossimi giorni se ci saranno le condizioni politiche per allargarlo ulteriormente”, ha aggiunto.

  • 15:03

    La Lituania espelle l’ambasciatore russo

    Il governo lituano ha ordinato all’ambasciatore russo, Alexei Isakov, di lasciare il Paese. Lo ha riferito l’agenzia Interfax, secondo cui il ministro degli Esteri di Vilnius, Gabrielius Landsbergis, ha anche annunciato la decisione di chiudere il consolato russo a Klaipeda.

  • 14:58

    Dombrovskis: “Stop a petrolio russo? Nulla escluso”

    “Dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia e aumentare il sostegno per l’Ucraina” e “per la Commissione Ue nulla è fuori discussione”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, prima dell’Eurogruppo a Lussemburgo, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un embargo sul petrolio russo. “E’ molto chiaro che come Ue dobbiamo fare di più per fermare questa guerra e queste atrocità, quindi la Commissione europea sta già preparando il prossimo pacchetto di sanzioni” e “tutti gli Stati membri saranno in grado di decidere sui prossimi passi ambiziosi” da compiere, ha detto.

  • 14:47

    Siria: “Russia non ci ha mai chiesto l’invio di volontari”

    Molti siriani desiderano aiutare la Russia a difendersi dall’aggressione ucraina, ma Mosca non ha chiesto formalmente allo Stato siriano l’invio di volontari siriani: è quanto ha affermato i in una intervista alla Bbc in arabo Luna Shebel, consigliera speciale del presidente siriano Bashar al Assad, sostenuto dalla Russia. Da settimane circolano notizie dentro e fuori la Siria dell’arruolamento da parte di intermediari di Mosca in Siria di un numero imprecisato di mercenari. Shebel ha esplicitamente affermato che nella guerra in corso la Russia è la parte aggredita e non l’aggressore. “Ci sono molti siriani che hanno espresso il desiderio di andare a combattere come volontari al fianco della Russia”, ha aggiunto Shebel. “E questo per ricambiare il favore della Russia, che si è schierata a fianco del popolo e dell’esercito siriani nella guerra al terrorismo”, ha detto riferendosi al sostegno militare di Mosca, a partire dall’autunno del 2015, al governo centrale siriano nel conflitto scoppiato nel 2011 e ancora in corso. “D’altra parte – ha proseguito Shebel – la Russia non ha richiesto formalmente allo Stato siriano l’invio di volontari siriani. E quindi lo Stato siriano non può prendere nessuna iniziativa a riguardo fintanto che non arriva una richiesta ufficiale”.