Guerra Russia-Ucraina, la diretta – I russi attaccano la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Allarme per incendio, poi Kiev: “Ora è in sicurezza”. Intesa sui corridoi umanitari

Battaglia sotto i reattori nel tentativo di prendere il controllo dell'impianto. L'Agenzia per l'energia atomica: "Radioattività nella norma". Concordato un terzo round di colloqui: Kiev delusa, per Mosca “progressi”. Proseguono i raid: Kherson in mano ai russi, a Chernihiv "33 civili morti"

Aggiornato: 03:25

I fatti più importanti

  • 03:19

    Kiev: “Sicurezza centrale ripristinata”

    Le autorità ucraine hanno affermato che finalmente sono riuscite a far arrivare i pompieri alla centrale nucleare di Zaporizhazhia per spegnere l’incendio ad una delle unità colpite dall’artiglieria russa e che la sicurezza dell’impianto è stata ora “ripristinata”. “Il direttore della centrale ha assicurato che la sicurezza nucleare è ora garantita”, ha scritto su Facebook Oleksander Starukh, capo dell’amministrazione militare della regione di Zaporizhazhia.
    Le autorità ucraine hanno anche smentito presso l’Aiea che si siano verificati innalzamenti del livello di radiazioni attorno alla centrale.

  • 02:57

    “La sicurezza dell’impianto è assicurata”

    “La sicurezza nucleare dell’impianto è assicurata”, secondo il capo dell’amministrazione statale regionale di Zaporozhye citato da Nexta Tv. Secondo quanto riferisce l’Agenzia internazionale dell’energia atomica, l’Ucraina ha comunicato inoltre che non ci sono segnali di variazione dei livelli di radiazione. 

  • 02:54

    Colloquio Biden-Zelensky sull’incendio

    Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha telefonato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky per avere informazioni riguardo alla battaglia all’interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia che ha provocato un incendio. 

  • 02:45

    Iaea: “Fermate l’uso della forza”

    L’Agenzia internazionale dell’energia atomica afferma in un tweet che il direttore generale Rafael Grossi “è in contatto con il primo ministro ucraino Denys Shmygal e con il regolatore ucraino per la grave situazione a Zaporizhzhia, fa appello per l’interruzione dell’uso della forza e avverte riguardo al grave pericolo se i reattori venissero colpiti”.

  • 02:33

    “I pompieri sono entrati nella centrale”

    I vigili del fuoco, secondo quanto riportano diversi media citando fonti delle autorità locali, sarebbero entrati nel perimetro della centrale per spegnere l’incendio. A lungo i pompieri, rischiando di finire sotto tiro per gli scontri a fuoco, non hanno potuto raggiungere le fiamme.

  • 02:24

    “Non c’è il rischio di diffusione di radiazioni”

    Al momento “non ci sono minacce di diffusione di radiazioni”, secondo NextaTv, media bielorusso, che cita il portavoce della centrale nucleare Andrey Tuz. Non è ancora chiaro in quale parte dell’impianto si sia sviluppato l’incendio né se le squadre dei vigili del fuoco siano riuscite a intervenire per iniziare a domare le fiamme, visto che le truppe russe e ucraine continuano a fronteggiarsi. 

  • 02:14

    Kuleba: “Cessate il fuoco, zona da mettere in sicurezza”

  • 02:07

    Si combatte nella centrale nucleare: “C’è un incendio”

    Continua la battaglia nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, con colpi di artiglieria sparati all’interno del perimetro del più grande impianto d’Europa. Nel livestream delle telecamere di sicurezza interne è possibile vedere che è scoppiato un incendio. L’incidente è stato confermato anche dal ministro ucraino Kuleba in un tweet. 

  • 00:47

    Intesa sui corridoi umanitari, ma Putin non si ferma – Il riassunto della giornata

    “Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo“. Mentre l’esercito di Mosca continua a bombardare a tappeto, stringendo l’assedio da Chernihiv a nord a Mariupol a sud, Vladimir Putin torna a parlare e rivendica la sua guerra. Un’offensiva che, secondo il presidente francese Emmanuel Macron, che ha parlato con il leader del Cremlino, mira a “prendere il controllo di tutta l’Ucraina”. Intanto, dal secondo round di negoziati nella foresta di Brest arriva l’annuncio di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, garantiti da un cessate il fuoco temporaneo nelle aree interessate.

    Un primo, timido segnale di apertura dopo 8 giorni di conflitto. I colloqui riprenderanno all’inizio della prossima settimana, sempre in una zona segreta in Bielorussia. Ma intanto la situazione sul terreno è destinata a farsi ancora più pesante, con la minaccia di una battaglia navale campale a Odessa, insieme al martellamento dei missili sulle città. Preoccupano in particolare gli scontri vicino alle centrali nucleari: i russi sparano a Enerhodar, dove si trova la più grande centrale d’Europa.

    Mentre l’Europa si prepara ad accogliere i rifugiati, Usa e Regno Unito annunciano nuove sanzioni agli oligarchi, e anche la Moldavia cerca un ancoraggio a Occidente presentando ufficialmente la sua candidatura all’adesione all’Ue. Ma è sulla difesa di Kiev, ha insistito Zelensky, che si gioca il futuro del continente. “Se l’Ucraina cade – ha avvertito – la Russia si prenderà i Paesi baltici e l’Europa orientale. Se noi dovessimo scomparire, sarà il turno della Lettonia, della Lituania, dell’Estonia. Fino al muro di Berlino, credetemi”.

  • 00:38

    Dispositivi anticarro per le strade di Kiev

    Dispositivi di sbarramento anticarro sono stati piazzati in vari punti del centro di Kiev, con l’obiettivo di bloccare l’avanzata dei veicoli militari russi. Ne dà notizia il sito ‘The Kyiv Independent‘, postando anche alcune foto di sbarramenti stradali posizionati nell’area della centrale Piazza Indipendenza.