Ucraina, Pentagono: ‘Russia pronta ad agire’. Bild: ‘Forze speciali senza insegne al confine’. Il Parlamento di Kiev vara lo stato d’emergenza

C'è la rottura diplomatica tra Mosca e il blocco occidentale. Nel pomeriggio attacchi hacker colpiscono i siti istituzionali ucraini. Biden, dagli Stati Uniti, impone le sanzioni sul Nord Stream 2

Aggiornato: 10:12

  • 22:22

    Casa Bianca: “L’appello dei separatisti? Un pretesto”

    L’appello dei leader separatisti del Donbass alla Russia perché intervenga contro “l’aggressione di Kiev” è “un esempio di un’operazione sotto falsa bandiera”, di pretesto che Mosca vuole utilizzare per giustificare un attacco contro l’Ucraina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con i giornalisti.

  • 22:05

    Cremlino: “I separatisti hanno chiesto aiuto a Putin contro Kiev”

    I leader delle repubbliche separatiste dell’Ucraina orientale – Donetsk e Luhansk, guidate da Denis Pushilin e Leonid Pasechnik – hanno chiesto a Vladimir Putin un sostegno contro l’aggressione di Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov e lo riporta la Tass. Secondo Peskov, “in connessione con la situazione attuale, nonché al fine di prevenire vittime civili e una catastrofe umanitaria, sulla base degli articoli 3 e 4 dei trattati di amicizia, cooperazione e assistenza reciproca tra la Federazione russa e le repubbliche, chiedono al presidente della Russia di fornire assistenza per respingere l’aggressione delle forze armate e delle formazioni dell’Ucraina”. Pushilin e Pasechnik, in un appello a Putin, hanno sottolineato l’aggravarsi della situazione nel Donbass e la minaccia di Kiev: “Continua a rafforzare la sua presenza militare sulla linea di contatto, mentre riceve un supporto completo, anche militare, dagli Stati Uniti e da altri Stati occidentali. Il regime di Kiev è concentrato sulla risoluzione del conflitto con la forza”, si legge negli appelli rivolti a Putin

  • 21:56

    Pentagono: “Forze russe pronte ad agire”

    “Le truppe russe sono ‘in un avanzato stato di preparazione’ per condurre un’azione militare in Ucraina “virtualmente in qualsiasi momento”. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando comunque che solo il presidente russo Vladimir Putin sa che tipo di azione potrebbero condurre. “Non sono solo gli Stati Uniti a essere preoccupati per una guerra” e  al momento “Non ci sono indicazioni” che la Russia proceda con una de-escalation. L’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, infine, “non sarebbe senza spargimento di sangue” 

     

  • 21:03

    Kiev approva lo stato d’emergenza

    Il Parlamento ucraino – la Rada – ha approvato stasera l’introduzione dello stato d’emergenza in tutto il Paese di fronte alla minaccia di un’invasione russa. La misura vale tutto il territorio della nazione, a eccezione delle regioni di Donetsk e Luhansk, dalle ore 00.00 del 24 febbraio. Lo riporta Ria Novosti. Proposto dal presidente Volodymyr Zelensky e sostenuto dal Consiglio di sicurezza nazionale, il provvedimento ha ottenuto il via libera con 335 voti, a fronte di un minimo necessario di 226. 

  • 20:12

    Biden impone sanzioni su Nord Stream 2

    Joe Biden ha annunciato di aver imposto sanzioni contro il gasdotto Nord Stream 2 e i dirigenti della sua società. Lo rende noto la Casa Bianca. Con questa mossa, il presidente Usa spera di raccogliere sostegno bipartisan al Congresso, dal momento che sia democratici sia i repubblicani da tempo considerano il gasdotto come una minaccia all’Europa accusando la Russia di usare il controllo sulle forniture energetiche per fare pressioni sui Paesi europei. “Ora Nord Stream 2 è solo un pezzo di ferro nel fondo del mare”, ha commentato il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price. 

  • 20:01

    Bild: “Forze speciali russe senza insegne verso l’Ucraina”

    Il quotidiano tedesco Bild riferisce di aver scoperto nel sud della Russia circa 300 mezzi militari russi delle forze speciali Spetznaz che procedono verso la zona di confine di Marinowka. Il tabloid definisce i blindati come “l’esercito segreto” dell’invasione di Vladimir Putin all’Ucraina, sottolineando che sia i mezzi sia i soldati non hanno segni distintivi. Anche testimoni citati dall’agenzia Reuters sul proprio sito riferiscono che due convogli militari di mezzi senza insegne, che annoverano anche 9 carri armati, un blindato d’assalto, autocisterne e camion avanzano su due differenti direttive dal confine russo verso Donetsk. I mezzi senza insegne – russi – sono gli stessi che presero il controllo della Crimea nel 2014.  

  • 19:31

    Blinken e Borrell al telefono: “Siamo preparati a sanzioni più severe”

    Colloquio telefonico tra l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, e il segretario di Stato degli Usa Anthony Blinken. “Abbiamo parlato dell’aggressione e delle azioni illegali della Russia contro l’Ucraina. Siamo preparati a rispondere a potenziali nuovi passi con sanzioni ancora più severe”, scrive Borrell su twitter, ribandendo: “Usa e Ue sono uniti” 

  • 19:25
  • 18:23

    Il ministro degli Esteri britannico: “Putin è fuori di testa”

    Il presidente russo Vladimir Putin è “completamente fuori di testa” sull’Ucraina ed è rimasto “senza alleati”: lo ha detto il ministro della Difesa britannico Ben Wallace mentre parlava liberamente con alcuni militari durante una riunione nell’edificio delle Horse Guards (le guardie reali a cavallo) a cui ha preso parte anche la ministra degli Interni, Priti Patel. Wallace, ex ufficiale delle Scots Guards, ha detto che il suo reggimento aveva “già preso a calci nel sedere lo zar Nicola I nel 1853 in Crimea” e “può sempre farlo di nuovo”. Per aggiungere: “Lo zar Nicola I ha commesso lo stesso errore di Putin… non aveva amici, né alleati”.

  • 17:25

    Lettonia alla Cnn: “Putin sta inviando truppe e carri armati nel Donbass”

    “Stando alle informazioni a mia disposizione, Putin sta muovendo forze aggiuntive e carri armati nei territori occupati del Donbass”. Lo ha detto alla Cnn il premier lettone Arturs Krisjanis Karins, denunciando la violazione della “sovranità territoriale” di Kiev.