La formazione che gli altri non fanno

La scuola senza confini del Fatto Quotidiano

Per i cittadini di domani - Un luogo e una rete per sviluppare le capacità di documentarsi, esprimersi, essere felici e indignarsi

Di Domenico De Masi
11 Novembre 2022

Ormai i cigni neri quasi prevalgono sui cigni bianchi. Sempre più spesso anche le persone colte e meglio informate si trovano spiazzate di fronte a eventi inediti, globali e minacciosi. Pandemie, guerre, disuguaglianze, crisi ambientali e minacce nucleari sconvolgono la nostra esistenza e, cogliendoci impreparati, ci lasciano in balia di inaffidabili fonti informative. Avvertiamo perciò, sempre più urgente, il bisogno di colmare il vuoto di conoscenza scavato nel nostro bagaglio culturale dal mutare impetuoso della realtà. Poiché i media sono troppo superficiali e partigiani per colmare questi vuoti, cresce il bisogno di luoghi, occasioni e gruppi di riflessione in cui la dimensione razionale metta ordine nel tumulto delle sensazioni emotive.
Sulla base di questo bisogno è nata l’idea di creare una Scuola sui generis capace di offrire a chi la frequenta uno strumento formativo autorevole, duttile, tempestivo. Dunque prezioso. Il suo nocciolo essenziale è la nostra Costituzione e la democrazia che ne rappresenta l’obiettivo.
Il grande pedagogista John Dewey diceva che la formazione consiste nell’arricchire le cose di significati.

La nostra Scuola intende arricchire di significati quella cosa preziosa che è la democrazia, costruendola ogni giorno, con spirito critico. Non sarà, dunque, una scuola di giornalismo e nemmeno di politica. Per questo ci sono già le facoltà di Scienze politiche e di Comunicazione. Sarà una scuola che, contribuendo alla costruzione della democrazia, intende anche migliorare la qualità del lavoro e della vita degli allievi. Oggetti di analisi saranno la vita, il mondo, la società, il lavoro, l’ozio, il disorientamento, le paure, la felicità. Sarà uno sguardo autorevole sul mondo e uno sforzo sinergico per migliorarlo.

La nostra Scuola è pensata per neo-diplomati, studenti universitari, neo-laureati, inoccupati, professionisti, insoddisfatti dei loro percorsi formativi e che – senza limiti di età e di status – intendono approfondire determinati settori della conoscenza. Allievi che desiderano pensare a se stessi, al Paese e al mondo nel loro insieme, impegnandosi a incrementare consapevolmente e vivere attivamente una democrazia sempre giovane e reattiva per ricavarne i meritati vantaggi che solo uno Stato compiutamente democratico può garantire ai propri cittadini.

La nostra Scuola intende ispirare la propria attività al rigore scientifico, all’efficacia dei metodi, all’etica dei comportamenti, all’estetica delle forme.

Il suo paradigma tiene conto delle condizioni di contesto. Siamo in una società postindustriale che ha spostato il baricentro del sistema socio-economico dalla produzione in grandi serie di beni materiali come le automobili e i frigoriferi, alla produzione di beni immateriali come i servizi, le informazioni, i simboli, i valori e l’estetica. In questa società tramontano valori industriali come lo stakanovismo, la velocità, il consumismo, la competitività, il maschilismo, l’accentramento, l’ostentazione del lusso; emergono valori postindustriali come l’intellettualizzazione, la creatività, l’etica, l’estetica, l’emotività, l’affidabilità, la femminilizzazione, la soggettività, la virtualità, la destrutturazione del tempo e dello spazio, la qualità del lavoro e della vita.

In questo scenario i campi di studio che la nostra Scuola privilegerà sono il sistema geopolitico, il contesto socio-economico, l’ambiente, la produzione e la ripartizione della ricchezza, del potere, del sapere, del lavoro, delle opportunità e delle tutele, la creatività e l’ozio creativo, la valorizzazione delle intelligenze, la felicità individuale e collettiva.

La Scuola privilegia una soft education che, ispirata al rispetto delle soggettività, sviluppi nei partecipanti le capacità di documentarsi, esprimersi, adattarsi e indignarsi. Concepisce la formazione come processo globale che interseca cultura umanistica, scientifica e sociale. È storicista nel senso che innesta le opportunità offerte dal futuro sulle esperienze maturate nel passato. Punta sulla motivazione, non sul controllo. Cura l’estetica in tutti i momenti didattici. Assicura un clima in cui convivono e reciprocamente si potenziano lo spirito critico, la piena libertà e la propensione alla felicità. Crea un network intellettuale che raccorda la Scuola con le università, le aziende e le istituzioni.

Il metodo didattico adottato dalla Scuola coniuga le lezioni frontali con lo studio individuale, il lavoro in piccoli gruppi e le riunioni plenarie cui aggiunge esercitazioni, ricerca e scrittura. In ossequio alla grande tradizione rinascimentale riprende e combina le qualità della bottega, che fonda la propria identità pedagogica sulle conoscenze pratiche, sull’apprendimento dall’esperienza diretta, sul rapporto personale fra maestro e allievo, e dell’accademia, che invece propone conoscenze prevalentemente teoriche, una didattica formalizzata e una maggiore impersonalità dei rapporti.

Il grande scultore Constantin Brancusi diceva che la semplicità è una complessità risolta. I concetti e i problemi del nostro tempo sono complessi e, per renderli metabolizzabili, occorrono insegnanti di sicura competenza. La nostra Scuola selezionerà attentamente i suoi docenti in modo da offrire ai partecipanti solo esperti autorevoli, dotati di forte specializzazione ma di ampia cultura, professionisti dell’insegnamento condotto con spirito critico.

Fin dalla sua partenza la nostra Scuola si gioverà di due punti di forza. Il primo consiste in un network strutturale che comprende un quotidiano, una testata online, un mensile, una casa editrice, alcuni format televisivi, una fondazione non profit e un sito. La contiguità di questi organismi così diversi tra loro ma così complementari, ciascuno con la sua missione, i suoi professionisti e la sua esperienza, assicura alla Scuola sia forza organizzativa che carica innovativa.

Il secondo punto di forza consiste in un network di amici esterni – accademici, intellettuali, professionisti, politici, giornalisti, imprenditori – che apprezzano la galassia del Fatto Quotidiano e interagiscono con essa apprezzandone la serietà. Questa vasta rete di prestigiose personalità rappresenta un prezioso bacino per docenze, conferenze, tutorship e consigli di cui la scuola ha bisogno.

Infine, la Scuola è dotata di un luogo telematico. Una piattaforma all’avanguardia permetterà di partecipare ai corsi sia in diretta che a richiesta, sia da soli che in gruppo. Ci sarà anche un luogo fisico per incontri in presenza.

Non ci resta che partire!

Per maggiori informazioni visita il sito www.scuoladelfatto.it

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