Il Fatto di domani. La nostra inchiesta: le armi italiane in Ucraina. Imprese al “fronte” per i rincari delle materie prime

Di FQ Extra
10 Marzo 2022

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LE BUGIE DI MOSCA E LE NOSTRE ARMI IN UCRAINA. REPORTAGE DA KHARKIV. Il vertice in Turchia non ha prodotto risultati. Il ministro degli esteri Lavrov ha confermato che le operazioni militari del Cremlino procedono come pianificato. E si apre lo scontro mediatico sul bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol: è una messa in scena dicono i russi mentre Zelensky in una conferenza stampa lo ha additato come una vergogna che dovrebbe far svegliare l’Occidente (su questo ascolta la nostra inviata Roberta Zunini qui l’audiocronaca su FQ Extra). Nonostante alcune narrazioni occidentali parlino di un esercito “impantanato”, agli analisti militari l’offensiva russa appare metodica e costante. Sul Fatto di domani raccoglieremo le valutazioni del generale Marco Bertolini: “L’aspettativa di una campagna in pochi giorni – ha detto – è una aspettativa non realistica. La Russia sta procedendo in modo sistematico”. Faremo anche una ricognizione delle forze in campo (andando oltre gli annunci propagandistici) per vedere dove potrebbero arrivare le armi italiane e a cosa potranno servire.

FRANCIA E GERMANIA CHIAMANO PUTIN, DRAGHI STA A GUARDARE. Mentre i leader dell’Ue raggiungevano Versailles, in Francia, per il vertice informale sulla crisi Ucraina, il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz hanno telefonato a Putin. Gli hanno chiesto una tregua immediata e di accettare di incontrare il presidente ucraino Zelensky. Ma Parigi e Berlino sono separate al vertice di Versailles: la Germania sarebbe contraria alla proposta della Francia di adottare un nuovo piano di rilancio europeo sul modello del Recovery Plan da 800 miliardi. Il premier italiano Draghi per ora ha solo dichiarato che il nostro Paese è allineato a Francia e Germania su sanzioni e aiuti. Nel frattempo, il governo tedesco è stato preso in contropiede dalla notizia (pubblicata da Politico) secondo cui l’ex cancelliere Gherard Schroeder è a Mosca per incontrare Putin, sembra su richiesta del governo ucraino.

L’ALTRO FRONTE: BENZINA E GENERI ALIMENTARI. Il mercato comincia a soffrire le conseguenze della guerra, con un potenziale impatto sui posti di lavoro. Sul Fatto di domani vedremo quali sono i primi effetti dei rincari di energia e materie prime e della carenza di alcuni beni sul sistema economico nazionale. Il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti ha tenuto un’informativa in Consiglio dei ministri stamattina che conferma che aumenti prolungati dei prezzi metterebbero a rischio la sopravvivenza delle imprese e l’occupazione. Anche il blocco dell’export è un serio rischio per l’economia globale, come vedremo sul giornale di domani: ieri l’Indonesia ha annunciato restrizioni alla vendita di olio di palma, l’olio di soia e girasole scarseggiano. Oggi la Bce oggi ha riconosciuto che un conflitto prolungato potrebbe fiaccare la ripresa, ma confermato il calendario della fine del Quantitative easing al terzo trimestre 2022 (l’inflazione stimata è al 5,1%).

LA CULTURA ITALIANA E I RAPPORTI CON I REGIMI. L’Ermitage di San Pietroburgo ha chiesto all’Italia di restituire tutte le opere d’arte in prestito ai Musei civici di Milano e alla Fondazione Fendi a Roma. Una ritorsione che risponde alle tante esclusioni di opere e artisti russi decretate da istituti nazionali e internazionali dopo lo scoppio della guerra. Alcuni musei e università italiane hanno fatto a gara ad annullare progetti. Di recente è stata cancellata una mostra di fotografia in partenariato proprio con l’Ermitage, la Galleria dell’Accademia di Firenze ha cambiato idea su un prestito dal Museo Puškin di Mosca, senza parlare dell’iniziativa (poi rimangiata) di eliminare un insegnamento di Paolo Nori su Dostoevskij alla Bicocca. Ma come vedremo sul Fatto di domani, non solo i nostri rapporti con la Russia sono molto stretti, ma la politica culturale italiana all’estero è stata spesso caratterizzata da pochi scrupoli etici.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Covid, la curva in risalita. Oggi i casi sono 54230 e i morti 136. In calo ricoveri e terapie intensive, ma il tasso di positività è in aumento rispetto alle scorse settimane.

Un altro incarico per Bertolaso. Il già coordinatore per la campagna vaccinale in Lombardia ha ricevuto da Attilio Fontana l’incarico di coordinare un Comitato per l’emergenza in Ucraina, che ufficialmente intende “assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina”.

Stellantis incontra i sindacati. Al ministero dello Sviluppo economico si è tenuto un tavolo tra azienda e sindacati per parlare del piano industriale. Incontro positivo per il ministro del Lavoro Orlando, buco nell’acqua per la Fiom, che chiedeva garanzie sull’occupazione negli stabilimenti italiani.

L’amico geniale. Renzo Arbore e Marisa Laurito ricordano in un libro il loro legame con Luciano De Crescenzo, scomparso nel 2019.


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