La giravolta

C’è la guerra, tutto è perdonato. Polonia e Ungheria tra i “buoni”

Dopo denunce, condanne e infrazioni Ue, ora Varsavia e Budapest servono per accogliere i profughi e Bruxelles chiude un occhio

Di Maria Maggiore, Attila Kálmán e Wojciech Ciesla
8 Marzo 2022

Sono bastati 13 giorni di guerra e oltre un milione di rifugiati piombati in terra polacca per far cambiare i toni al governo bollato come illiberale e antieuropeo da Bruxelles e guidato dal partito Diritto e Giustizia di Jaroslaw Kaczynski. Dal 24 febbraio, con i primi carri armati russi entrati nel Donbass, Varsavia è diventata […]

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