Sotto l'albero

Un viaggio con mamma o un buono-reggiseno: l’uomo sbaglia il regalo

Manuale di sopravvivenza - C'è quello che, dopo aver svuotato per se stesso i migliori negozi di Manhattan, si presenta con una shopping bag con la scritta “I love New York” e c'è quello che ti fa scartare un set da fonduta (perché ama mangiare). E c'è addirittura quello che ti regala un buono in un negozio di intimo. Come a dire: hai delle tette schifose... Ecco qualche consiglio per far pace con Santa Claus

Di Amalia Caratozzolo
8 Dicembre 2021

Natale si avvicina e anche lo scambio dei regali. Cosa che a me genera una certa ansia, per non parlare poi dell’enorme tristezza suscitata dall’uso eccessivo delle luminarie, dalle riunioni familiari che partono con tanto ammore e finiscono stile Parenti serpenti.

Ma per un attimo soprassediamo al delirio natalizio, all’esaltazione delle signore possedute dal demonio in cerca dei regali, all’atroce traffico con macchine in quadrupla fila annesse, al fatto che sembra essere in corso un’apocalisse zombie e invece è solo Natale… per un istante dimentichiamoci di questa follia collettiva e concentriamoci sui regali. Ogni anno, per farmela prendere bene, cerco di rintracciare la me bambina che aspettava con ansia il momento dei regali (a Babbo Natale non ci ho mai creduto, alla Befana invece sì, ma questa è un’altra storia). Ho avuto la fortuna di avere dei genitori che stimo e che provano stima per me, dei genitori che mi conoscono nel profondo. Credo non sia così frequente e per questo è una cosa che ho sempre apprezzato molto e reputato una gran fortuna. Ricordo che una volta mia madre mi regalò un meraviglioso maglione super dark, azzeccatissimo perché ero una ventenne darkettona che indossava gli anfibi anche ad agosto. Mi piaceva così tanto quel maglione, che quando ormai era vecchio e consumato, e ho dovuto liberarmene, gli feci un vero e proprio funerale, con tanto di veglia funebre.

I regali migliori me li hanno fatti la mia famiglia e i miei amici, invece quelli peggiori e meno indovinati in assoluto li lascio ai miei ex fidanzati. Mi chiedo perché per un uomo sia così difficile fare un regalo azzeccato, gradito, che incontri il gusto della loro compagna. Seguono inevitabili domande esistenzialiste del tipo: “Ma mi conosce davvero? Se sa chi sono nel profondo, se mi ama realmente come dice… come può avermi fatto questo regalo???”.

Il premio “regalo toppatissimo” lo vince un mio ex che durante il periodo natalizio fece un viaggio a New York. Al suo rientro, prima improvvisò una sfilata per farmi vedere come gli calzavano bene quei meravigliosi cappotti griffati che aveva comprato in quel negozio incredibile a Manhattan e poi, testuali parole: “Amore, ovviamente ti ho preso un regalo, ogni cosa lì mi faceva pensare a te”. Mentre io ero già con gli occhi a cuoricino immaginando chissà quale dolce sorpresa, lui tornò dall’altra stanza con il mio regalo.

Ho paura a ricordare quel momento drammatico: un’anonima scatola con dentro una shopping bag con su scritto I LOVE NEW YORK. Doveroso fornire l’osceno dettaglio: al posto della scritta LOVE giaceva un enorme cuore rosso.

Rimasi basita. Forse avrà pensato che quel cuore potesse rappresentare il nostro immenso amore. Stiamo insieme da quasi cinque anni e mi regali una shopper che non indosserei neppure minacciata da Jason di Venerdì 13 in persona?!

E quelli che si fanno i regali da soli? Ci sono uomini a cui piace mangiare e a cui piace parlare soltanto di cibo: interminabili discussioni sull’origine di quel piatto e sulla provenienza di quel formaggio. Qualunque altro argomento è assolutamente blindato, impossibile sviare il discorso. Questo tipo di uomini a Natale si presenta con una batteria di pentole o peggio con un set da fonduta, pregustando già la cena natalizia e il successivo sonnellino che si faranno dopo. Invece di chiacchierare, fare un passeggiata o del buon sesso, loro preferiscono dormire.

Testimonianze raccapriccianti raccontano persino di uomini che hanno avuto il coraggio di regalare alla loro compagna un buono regalo per un reggiseno su misura. Dopo aver sottolineato in svariate occasioni che “Forse il reggiseno che usi è troppo grande per te, dovresti prenderne uno della tua taglia”… a Natale si presentano con un buono regalo di un negozio di intimo. Non hanno neppure la delicatezza di sceglierlo quel reggiseno, si limitano a dare un velato suggerimento che potremmo tradurre con “Hai delle tette di merda”. Seguono infinite paranoie della donna sul suo seno inadeguato… “Probabilmente voleva dirmi che uso un reggiseno troppo grande… che le mie tette sono piccole? Troppo piccole???”.

Il passo successivo sarà regalarti una chirurgia plastica o un simpatico ritocchino.

Un minuto di silenzio.

Da una storia vera: esistono persino uomini che ti regalano un viaggio con tua madre perché “è giusto che passiate più tempo insieme, non vi vedete mai”… A te sembra molto strano ma dopo un po’ ti convinci che lui è un tipo altruista e dedito alla famiglia. Invece, ha già programmato le vacanze con l’amante di turno. I bugiardi sanno essere davvero convincenti!

Ci sono pure quelli che tentano inconsapevolmente di ucciderti, regalandoti un vasetto di burro di arachidi strepitoso, pur sapendo che sei allergica alla frutta secca e sei finita più volte al pronto soccorso per questa ragione. Dovrebbe essere a conoscenza della mia allergia, visto che stiamo insieme da quasi otto anni… dico bene? Forse pretendo troppo, in fondo un mancato omicidio è una dimostrazione di amore.

La cosa peggiore nel ricevere un regalo non gradito dal tuo fidanzato è la sensazione di sentirsi invisibili, non visti. Realizzare che la tua metà non è attenta alle tue esigenze, ai tuoi gusti, a te in quanto essere umano è una sensazione terribile. Un po’ li invidio gli uomini per la loro leggerezza, noi donne invece siamo capaci di soffrire per un alito di vento o una parola detta male come recita la grande Anna Oxa.

Se mi soffermo a pensare ai regali più brutti mai ricevuti, nella mia mente affiorano ricordi agghiaccianti. È doveroso citarne qualcuno, per non dimenticare e perché a Natale siamo tutti buoni… quindi aiutiamoli questi maschietti!

Mai regalare a una donna un paio di mutande personalizzate con la tua faccia in primo piano stampata sopra, mai e dico mai un cuscino/fidanzato: un agghiacciante cuscino dalle sembianze umane, con tanto di braccio di pezza per abbracciarti meglio (uno solo, due braccia sarebbe chiedere troppo)… una roba di una tristezza infinita! Evitare caramelline a forma di pene o altri organi sessuali e assolutamente qualunque oggetto con un cuore stampato sopra e/o a forma di cuore con delle scritte terribili il cui intento sarebbe quello di sigillare il vostro amore.

Ma questo Natale cosa mi regalerà il mio fidanzato/compagno/marito? Che dolce e delicata sorpresa avrà in serbo per me?

Per una volta posso affermare di essere single e felice: quest’anno il regalo me lo faccio da sola, e senza il terrore di ricevere una borsa super trash con su scritto I love you o un grembiule con su stampata la foto ricordo del nostro ultimo anniversario!

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