Il Fatto di domani. Draghi abbraccia Landini, ma sciogliere Forza Nuova è difficile, e la destra tace. Green pass, la mappa dei no vax in azienda

Di Il Fatto Quotidiano
11 Ottobre 2021

OPO L’ASSALTO ALLA CGIL, LA FARSA DELLE MOZIONI SU FORZA NUOVA. Della visita del premier Draghi alla sede della Cgil a Roma, dopo la guerriglia di sabato, è rimasta la foto di un abbraccio con Landini e un tweet di Palazzo Chigi “contro la violenza”. Ma Landini ha anche presentato al premier la richiesta di sciolgimento di Forza Nuova: “Il governo ne discuterà nei prossimi giorni ed è un tema che hanno presente”, riferisce il segretario della Cgil. Draghi non ha commentato ufficialmente, però in Parlamento c’è già una mozione, promossa da Pd e Movimento 5 Stelle che va in quella direzione. Smantellare Forza Nuova per decreto non è semplice, e ci sono precedenti storici che lo ricordano. In più Comunque, mentre da noi Giorgia Meloni dice di non riconoscere la “matrice” dell’attacco al sindacato, pure il commissario europeo al lavoro Nicolas Schmit definisce l’irruzione “violenza fascista”. Il centrodestra nazionale gioca la solita carta della “condanna contro tutti i totalitarismi” e preferisce attaccare Lamorgese (fa parte della cortina fumogena anche la richiesta di informativa arrivata alla ministra dal Copasir, presieduto dal FdI Urso) e non parteciperà alla manifestazione di solidarietà convocata sabato. Neanche Forza Italia: Gasparri dice di temere strumentalizzazioni dalla piazza. Del resto, vedremo sul Fatto di domani, il partito di Silvio Berlusconi ha avuto un ruolo diretto nello sdoganamento dei fascisti (in doppiopetto e non) nella politica italiana.

IL GREEN PASS, LA MAPPA DEI NO VAX IN AZIENDA. Un’altra manifestazione sindacale, convocata dall’Usb e da altre sigle di base, si è svolta pacificamente in varie città d’Italia. A Piacenza i manifestanti hanno bloccato l’hub di Amazon. Oltre alla protesta da sinistra contro il governo e contro il patto stretto dai sindacati confederali, da diverse città è venuto anche un allarme sul caos che potrebbe nascere dall’introduzione del green pass obbligatorio in azienda, dal 15 ottobre. Il coordinamento dei portuali di Trieste, per esempio, riferisce che il 40% dei lavoratori non ha il green pass e che venerdì bloccheranno il porto contro la misura. E mentre il ministro della Salute Roberto Speranza ha già bocciato le richieste arrivate dalle Regioni del nord di ritardare l’entrata in vigore dell’obbligo (e ammorbidire alcune procedure), la fondazione Gimbe, numeri ufficiali alla mano, calcola che sono quasi 4 milioni i lavoratori non vaccinati, senza considerare il sommerso. Sul giornale di domani faremo una mappa delle situazioni più critiche.

RAGGI “NEUTRALE” ANCHE CON GUALTIERI, LETTA SI STRINGE ALL’ASSE GIALLOROSA. La sindaca uscente della Capitale ha preso il suo secondo caffè elettorale. Con Gualtieri, stavolta, in un incontro che, è stato notato, è durato più di quello di venerdì con Enrico Michetti. Valgono però le dichiarazioni dopo il faccia a faccia: la sindaca uscente ha detto che lascerà libertà di scelta agli elettori e che in consiglio comunale siederà all’opposizione. Gualtieri l’ha presa bene: ha detto che la sindaca vuole rimanere neutrale, non è contro di lui. Ma la posizione di Raggi è un’ulteriore conferma del disallineamento di Roma rispetto alla politica nazionale dell’alleanza giallorosa, seguita da Giuseppe Conte. Pare da fonti interne al Movimento che Conte e Raggi debbano sentirsi al telefono. Forse non è un caso che, dopo le dichiarazioni di Raggi, dal Pd Enrico Letta abbia sentito il bisogno di ribadire che con il M5S si va “verso un’alleanza molto stretta e organica”. Oltre ai ballottaggi di questo weekend, sono arrivati anche i risultati del primo turno delle amministrative in Sicilia.

NOBEL PER L’ECONOMIA: UNA LEZIONE SUL SALARIO MINIMO. L’accademia delle scienze di Svezia ha assegnato il Premio Nobel per l’economia 2021 a tre studiosi del mercato del lavoro. Tra i vincitori c’è il canadese David Card, che ha dimostrato che l’aumento del salario minimo non porta necessariamente alla diminuzione dei posti di lavoro. Le sue ricerche sono disponibili fin dagli anni ’90, però nel dibattito italiano la misura a tutela delle retribuzioni è ancora vista come un presidio ideologico della sinistra o del Movimento 5 Stelle, e anche i sindacati si mostrano scettici. Ancora qualche giorno fa il segretario Uil Bombardieri affermava che il salario minimo non aiuta il Paese. Il lavoro di Card ha anche messo in discussione un’altra idea diffusa, secondo cui gli immigrati deprimono i salari dei lavoratori nativi.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Inchiesta Open, si allarga l’inchiesta. La procura di Firenze ha iscritto nuovi nomi nel registro degli indagati relativamente all’indagine sulla fondazione Open nata per sostenere le iniziative politiche di Matteo Renzi. Sul Fatto di domani tutti gli interessi dell’ex premier.

Ergastolo ostativo. Il pm Roberto Scarpinato spiega in un intervento sul Fatto perché sulla riforma della norma sul carcere a vita per i boss si sta preparando un blitz che gioverà ai mafiosi.

Libano, continua la caduta. Una nuova esplosione, stavolta in un deposito di carburante nel sud, ripiomba il Paese nell’incubo del black out economico.

Storia di un cantautore. Dori Ghezzi presenta l’adattamento in siciliano del disco Buona novella di De André, firmato tra gli altri da Francesco Giunta.

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