Modena

Due indagati per la morte di Laila el Harim. L’operaia si lamentava della poca sicurezza

Di Rob. Rot.
7 Agosto 2021

Tre giorni dopo la morte di Laila el Harim, operaia rimasta schiacciata in un macchinario alla Bombonette di Camposanto (Modena), spunta un nuovo indagato: dopo il legale rappresentante dell’azienda, la Procura ha iscritto anche il delegato alla sicurezza, nipote dello stesso legale rappresentante. Ieri si è anche rincorsa la voce per cui sullo smartphone della lavoratrice sarebbero presenti foto della fustellatrice, scattate probabilmente per testimoniare il malfunzionamento. L’avvocato della famiglia l’ha smentito, ma il compagno di Laila ha confermato che l’operaia aveva confidato preoccupazione sulla sicurezza della macchina. Sempre ieri, i sindacati hanno incontrato l’azienda. “Volevamo vederli di mattina – spiega la Cgil Modena – poi hanno rimandato perché avevano le consegne. Quando ci hanno accolti, il turno era finito e non abbiamo parlato con i lavoratori. Non ci hanno nemmeno fatto vedere il macchinario dicendo che è sotto sequestro”. Ieri è stato l’ultimo giorno lavorativo prima della pausa estiva.

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione