Il Fatto di domani. Conte rispedisce la palla a Grillo: “Sul mio Statuto votino gli iscritti”

Di Il Fatto Quotidiano
28 Giugno 2021

CONTE RIMETTE LA PALLA A GRILLO: “ORA PAROLA AGLI ISCRITTI”. Mentre i militanti pentastellati si affidano alle petizioni online sulla piattaforma Change.org per chiedere a Conte e Grillo di sotterrare l’ascia di guerra e avviare la rifondazione M5S, il leader in pectore ha finalmente preso la parola, prima analizzando la situazione del Movimento “in fase critica e di declino. Con carenze e ambiguità che spiegano la delusione degli elettori”. Poi è entrato nel merito del suo progetto rivolgendosi a Grillo: “Non ha senso imbiancare una casa che ha bisogno di una profonda ristrutturazione”, anche perché bisogna evitare “il rischio che il Recovery venga fatto a vantaggio delle solite élite”. A questo punto l’ex premier ha dettato le sue condizioni: “Spetta a Grillo decidere se essere il genitore generoso che lascia crescere la sua creatura in autonomia o il genitore padrone che ne contrasta l’emancipazione. Io comunque non posso accettare la diarchia, ma la leadership deve essere chiara. Consegnerò il mio statuto al movimento perché venga reso pubblico e perchè venga votato dagli iscritti e non mi basta una maggioranza risicata”. Ora si attende la risposta del garante. Sul Fatto di domani, oltre alla cronaca della giornata, le reazioni al discorso di Conte e una lettura politica.

VACCINI, A CHE PUNTO È LA NOTTE. Nel giorno in cui decade l’obbligo di mascherina all’aperto (tranne che in Campania), i timori per la variante Delta cominciano a farsi sentire sulle decisioni del governo. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha adombrato la possibilità di rinviare il rilascio del green pass (il lasciapassare europeo valido anche per spostarsi all’interno delle zone arancioni e rosse) solo a chi ha ricevuto anche la seconda dose di vaccino (attualmente viene rilasciato dopo la prima dose): “È verosimile, ma è presto per dirlo”, ha spiegato Sileri. Sempre oggi il ministro Roberto Speranza ha annunciato che raggiungeremo 50 milioni di dosi di vaccini somministrati e ha esposto il suo punto di vista sulla campagna: “Potremo cantare vittoria contro Covid-19 solo quando i morti saranno zero in tutta Italia”. Eppure a luglio le forniture vanno incontro a un calo delle dosi che preoccupa le Regioni e spinge a ripensare i piani. Insomma, la famosa “spallata di giugno” annunciata dal generale Figliuolo non c’è stata, e rischia di infrangersi contro un muro. Sul Fatto di domani partiremo dai numeri delle somministrazioni di giugno e tracceremo il trend della vaccinazione in Italia.

REFERENDUM, LA RIVOLTA DELLA BASE CONTRO SALVINI. “Una battaglia di libertà e democrazia che coinvolgerà milioni di cittadini italiani”, o ancora “sei referendum per cercare di fare quello che in 30 anni la politica non è riuscita a fare”: così oggi il leader della Lega ha rilanciato il sostegno al Referendum sulla giustizia promosso dai Radicali. Il leader leghista ha anche ringraziato Tajani e Berlusconi per l’appoggio di Forza Italia. Nei giorni scorsi Piercamillo Davigo ha rilevato due grandi incoerenze nella scelta di Matteo Salvini. La prima: l’abolizione della custodia cautelare per alcuni reati porterebbe fuori dal carcere anche immigrati irregolari, scippatori e tutte quelle cateogorie che la Lega da sempre prende come bersaglio della sua campagna securitaria. La seconda: l’abolizione della legge Severino significa riportare in Parlamento i pregiudicati. La base leghista non ha preso bene questa giravolta del leader. Sul Fatto di domani faremo un giro sul territorio (e sui social) per raccontarvi l’indignazione di militanti e simpatizzanti, orfani del partito della “sicurezza”.

“UNA MATTANZA” IN CARCERE. A proposito di custodia cautelare in carcere. Il giudice per le indagini preliminari di Caserta ha disposto la misura per un ispettore e sette agenti di polizia penitenziaria per il caso delle presunte violenze contro i detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano. Altre 18 persone sono ai domiciliari e in totale i funzionari di polizia indagati sono 52. I fatti sono quelli del 6 aprile 2020, con la repressione della rivolta scoppiata nel penitenziario dopo un caso di Covid. Tra i reati contestati dal Gip (che parla di “orribile mattanza”) ci sono la tortura, lesioni aggravate e il tentativo di intimidazione allo scopo di insabbiare l’episodio. L’inchiesta nasce dalle denunce dei familiari dei detenuti: alcuni di loro, affermano, sarebbero stati denudati e picchiati. Sul giornale di domani andremo a fondo nelle carte dell’inchiesta.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Le omissioni di Castellucci. Fact-checking sull’intervista data oggi al Corriere della sera dall’ex amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castellucci, che è a processo assieme ad altre 67 persone per il crollo del Ponte Morandi. Il manager ha provato a scaricare le colpe della tragedia: vedremo come stanno veramente le cose.

I braccianti chiedono vaccini. Oltre all’applicazione reale della legge per il contrasto al caporalato, nelle rivendicazioni dello sciopero convocato dalle organizzazioni dei braccianti agricoli nella piana di Gioia Tauro c’è anche quella di essere considerati nella campagna di immunizzazione, da cui finora sono rimasti fuori.

Doppio standard per i venezuelani. Spinti dalla pandemia e dalla pesante crisi economica, in migliaia fuggono da Caracas in direzione degli Stati Uniti. A loro gli States riservano un trattamento più clemente rispetto a quello che tocca agli altri migranti del Centro o Sudamerica: sullo sfondo lo scontro con il regime di Nicolás Maduro.

Il secolo breve odora di Chanel. Dalla Tour Eiffel a Capitol Hill e fino alla Piazza Rossa, la famosa fragranza “Chanel n.5”, creata per celebrare la dinastia Romanov, ha attraversato indenne guerre, catastrofi e rivoluzioni.


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