Ljudmila Pavlicenko

Memorie di una cecchina “introversa ammazza-fascisti”

Esce l’autobiografia della “dama della morte” dell’Armata Rossa: una delle tiratrici più letali della storia, medagliata dell’Ordine di Lenin e icona dell’Urss

Di Michela AG Iaccarino
25 Febbraio 2021

“Trattieni il respiro e spara”. Lo scrive nelle sue memorie “la dama della morte” dell’Unione Sovietica: Ljudmila Pavlicenko, 309 uomini uccisi in battaglia. Edita da Odoya in traduzione italiana, Lady death, La cecchina dell’Armata rossa, è l’autobiografia di una delle cecchine più letali della storia e una delle più mortali della Seconda guerra mondiale. Nella […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione