La testimonianza

Io, Alessia e quella porta aperta: fermare i violenti dipende anche da noi uomini

Urla, occhi pesti e quelle parole vuote: “Va tutto bene”. E invece lui era lì dietro, pronto a continuare il massacro non appena io fossi andato via. Rimasi fino all'arrivo della Polizia. L'indifferenza è complice

Di Giuseppe Cesaro
25 Novembre 2020

Alessia (nome di fantasia) era bella. Scura di occhi, capelli e voce, fisico e portamento da mannequin. Nel quartiere, tutti la conoscevano. E tutti ne erano, più o meno segretamente, innamorati. Incrociarla, dava l’idea che la giornata cominciasse col piede giusto. Abitava nella palazzina gemella alla mia ma ci conoscevamo solo di vista. Tutto si […]

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