La Merkel usata contro Conte, ma pensa alla Germania. Calviño verso l’Eurogruppo

27 Giugno 2020

Una intervista molto ampia, concessa ad alcuni selezionati quotidiani d’Europa che le agenzie italiane hanno subito tradotto nella richiesta all’Italia, da parte di Angela Merkel, di utilizzare i fondi del Mes. Tanto da provocare la replica di Giuseppe Conte: “Io rispetto la Merkel, ma a far di conto per l’Italia ci sono io, Gualtieri e i tecnici del governo”. E che il Corriere della Sera rilancia con un grande titolo in prima pagina: “Gelo tra Conte e la Merkel” (di cui però non si trova traccia nel sito web).

Guardandola con gli occhi europei, però (vedi il titolo di Le Monde) le preoccupazioni di Merkel sono ben diverse e si riassumono in una sola: impedire che l’Unione europea sprofondi e porti con sé anche l’economia tedesca.

L’interesse “vitale” dei vari Stati europei, spiega Merkel, è quello “di mantenere un mercato unico europeo forte e di presentare un fronte unito sulla scena internazionale”. “Scommetto sul fatto che gli Stati membri abbiano un interesse forte a concentrarsi sui punti in comune”.

E quindi si arriva al fondo di solidarietà o Recovery fund. “L’obiettivo del fondo – dice la cancelliera – è di apportare un aiuto e mostrarci solidali”: “Per i Paesi che hanno un indebitamento totale molto elevato hanno più senso degli aiuti non rimborsabili che dei crediti supplementari”. Non si tratta di bontà d’animo: “La Germania è pronta a un gesto ‘di solidarietà straordinaria’ in particolare verso Italia e Spagna” anche perché, dice senza tanti giri di parole, “agendo così, noi agiamo nel nostro proprio interesse: è interesse della Germania avere un mercato unico forte”.

Sul Mes “tocca all’Italia decidere: abbiamo creato gli strumenti, tutti possono ricorrervi, non li abbiamo creati perché restino inutilizzati”.

Dichiarazione di buon senso diplomatico che è difficile piegare ai fini dello scontro interno. Però ci siamo abituati a questa modalità che non guarda la politica per quello che è naturalmente: oggi la Germania non può permettersi che l’Italia fallisca e quindi ha adottato la politica della mano tesa. Che poi questa linea possa mutare è nell’ordine delle cose e quindi fanno bene quelli che non si fidano di aderire al prestito del Mes e ai trattati che lo sostengono.

Va anche detto, infine, che nell’intervista Angela Merkel offre il suo pieno sostegno alla candidatura della spagnola Nadia Calviño alla presidenza dell’Eurogruppo dopo che Mario Centeno è diventato presidente della Banca centrale del Portogallo: “Non è un segreto il sostegno tedesco”. Questa nomina sarà molto importante perché misurerà lo stato dei rapporti tra i paesi dell’Eurogruppo. Nadia Calviño , ministro dell’Economia e terzo vicepresidente del governo spagnolo, secondo il quotidiano El Mundo che ha raccolto una dozzina di fonti europee e diplomatiche tra Bruxelles, L’Aia, Berlino e Parigi, è ritenuta l’opzione migliore per assumere la presidenza dell’Eurogruppo.

A rafforzare le possibilità di una sua nomina è che questo non influirebbe sugli equilibri politici delle istituzioni dato che raccoglierebbe l’eredità del socialista Centeno. Oltre a Nadia Calviño , tra i successori di Centeno figurano anche i nomi del lussemburghese, Pierre Gramegna, e dell’irlandese, Paschal Donohoe. Secondo alcune fonti Ue, la nomina del finlandese Tuomas Saarenheimo alla guida dell’Euroworking group consentirà che la presidenza dell’Eurogruppo spetti a un rappresentante dei paesi del Sud Europa.

Francia e Germania dovrebbero appoggiare quindi la Calviño , mantenendo intatto l’attuale equilibrio tra gruppi dei partiti e le regioni dell’Europa nella suddivisione dei principali incarichi dell’Ue anche se la Spagna ha indicato anche l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza Josep Borrell.

Dall’Italia, finora non ci sono state indicazioni ufficiali, ma Calviño potrà contare sicuramente, a quanto si apprende, anche sull’appoggio del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, membro dell’Eurogruppo.

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