Un anno dopo

L’eccezione del caso Traini: il pericolo dei lupi solitari

L’estremismo neo-fascista italiano ha sempre esaltato l’azione collettiva. Invece lo sparatore di Macerata si è mosso da solo, senza vincoli e organizzazione, sul modello di quanto visto finora soltanto negli Usa.

Di Francesco Marone
4 Febbraio 2019

Un anno fa a Macerata un uomo esplode decine di colpi di pistola dalla sua auto, in diversi luoghi della città. Mira a persone di colore che gli vengono a tiro. Alla fine nella sparatoria rimarranno ferite almeno sei persone, tutti giovani immigrati di origine africana. Viene colpita anche una sede del Partito democratico, in […]

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