“Sogno una musica cosmica tra Coltrane e Stravinskij”

Carlos Santana “IV”, la ripresa di un discorso interrotto nel 1971

Di Carlo Borodne
2 Luglio 2016

È una delle smorfie più leggendarie della storia del rock. Carlos Santana con il volto contratto, a metà tra spasimo e estasi, mentre suona l’assolo di Soul Sacrifice a Woodstock. Intorno a lui una band multirazziale di talento: il 17enne e virtuosistico batterista Michael Shrieve, il tastierista Gregg Rolie con la permanente afro (benché fosse bianchissimo), […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.