Prosegue Scanzi Quotidiani. È la mia newsletter del venerdì. Dentro ci troverete i migliori post della settimana usciti sulla mia pagina Facebook, un articolo tratto dal cartaceo del Fatto Quotidiano e molte cose inedite. Per esempio il vino della settimana. Oppure un disco storico da (ri)ascoltare. Uno sportivo indimenticabile. Una serie tivù imperdibile. Le mie date teatrali. I link ai miei profili social. E tanto altro ancora. Vi ricordo che è uscito per Paper First il mio nuovo libro, I Cazzari del Virus (booktrailer), al primo posto assoluto nelle classifiche Amazon e già in terza edizione. Buona lettura e, una volta di più, grazie di tutto!
Sportivo: Muhammad Ali
Si è definito “Il più grande”, e lo è stato davvero. Pungeva come un’ape e fluttuava come una farfalla, proprio come gli aveva insegnato quel pazzo del suo guru Drew “Bundini” Brown. Nella sua prima parte di carriera è stato la Perfezione, nella seconda è stato Re Lear. L’incontro con George Foremana Kinshasa resta epica pura, quelli con Joe Frazier (soprattutto il terzo) sono quanto di più vicino sia mai stato esistito alla morte. Ogni sua conferenza stampa era un film. E quel “no” al Vietnam rimane una rivoluzione inaudita. Nessuno sarà mai come Muhammad Ali. Nessuno.
Disco: Battiato Giubbe Rosse
Giubbe rosse è uno dei più bei live italiani. Dentro ci trovi un Franco Battiato in stato di grazia, mostruosamente a suo agio tra grandi classici e recuperi prodigiosi (Sequenze e frequenze è una perla). Solo Battiato poteva scrivere brani obliqui e assurdi come Mesopootamia e Lettera al governatore della Libia (con una splendida Giuni Russo). La meraviglia che raggiunge la versione di Summer On A Solitary Beach è fuori scala, ma in questo doppio dal vivo ogni cosa è illuminata. Capolavoro di enormità quasi imbarazzante.
Serie: Longmire
Nota ma non troppo, Longmire è un gioiellino. Sei stagioni, dal 2012 al 2017. Un po’ poliziesco e un po’ western. Walt Longmire è uno sceriffo sui generis, taciturno e ombroso. Lo scenario è il Wyoming, nello specifico la Contea di Absaroka. Dopo tre stagioni volevano cancellarla, per fortuna Netflix ne ha prodotte altre tre. Longmire è un uomo malinconico e contorto, tutto d’un pezzo e incorruttibile. Pieno di fragilità e impossibilitato a elaborare il lutto per la moglie perduta. Non potrete non amarlo.
Vino: Ottavi Funk – Casina Tavijn
Ehilà, che rosso splendido! Da berne un secchio (faccio per dire, eh. Non esagerate mai).
Parlo dell’Ottavio Funk di Cascina Tavijn. Siamo nel Monferrato. Il vino mi è stato regalato da un amico, Giacomo Fabbriciani del Dietro le quinte di Arezzo. In rete si trova attorno ai 13 euro, prezzo onestissimo.
E’ un rosso semplicemente delizioso. Grignolino in purezza o giù di lì, rifermentato (leggermente) in bottiglia. Non aspettatevi chissà quali bollicine, ne ha pochissime e va bene così. Vino da tutto pasto, quotidiano, bevibilità suprema.
Un rosso artigianale nella sua accezione più nobile, con quella schiettezza un po’ speziata e rustica dei migliori “vini del nonno” che popolano la nostra memoria. E’ un vino che mi ha davvero esaltato, nella sua meravigliosa e quasi “ostentata” semplicità.
Applausi a scena aperta.
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