Prosegue Scanzi Quotidiani. È la mia newsletter del venerdì. Dentro ci troverete i migliori post della settimana usciti sulla mia pagina Facebook, gli articoli tratti dal cartaceo del Fatto Quotidiano e molte cose inedite. Per esempio il vino della settimana. Oppure un disco storico da (ri)ascoltare. Uno sportivo indimenticabile. Una serie tivù imperdibile. Le mie date teatrali. I link ai miei profili social. E tanto altro ancora. Vi ricordo che è uscito per Paper First il mio nuovo libro, I Cazzari del Virus (booktrailer), al primo posto assoluto nelle classifiche Amazon e già in quinta edizione. Buona lettura e, una volta di più, grazie di tutto!
Sportivo: Roberto Baggio
Il mio primo libro è stato l’autobiografia di Roberto Baggio. Scrissi i testi con Enrico Mattesini. Il libro si intitolava Una porta nel cielo, e la seconda parte Il sogno dopo. Editore Limina. Fu un successo mondiale (letteralmente), ed era il 2001. Baggio è nato e morto mille volte. Quello della Fiorentina era la Bellezza, quello di Brescia era Re Lear. Nel mezzo, un mondo di talento, infortuni, vittorie e cicatrici. Quando il calcio sapeva essere (anche) leggenda.
Disco: Vasco Rossi, C’è chi dice no
Sarà che ci ho pranzato due giorni fa, ma Vasco Rossi c’è entrato proprio dentro: dentro le nostre vite, intendo. Scandisce il nostro tempo, i nostri sogni, le nostre ferite. Capita solo coi giganti, e peraltro neanche sempre. Tra i tanti album da non perdere, scelgo qui C’è chi dice no. Ne consumai il vinile, nell’anno d’usciita 1987. Contiene perle quasi imbarazzanti, su tutte (ma non solo) Ridere di te: una di quelle canzoni che, se non piangi, hai un problema grosso al condotto lacrimale. Riascoltarlo oggi fa lo stesso effetto di 33 anni fa: quel misto di incanto, ruggine e rimpianto che è poi parte integrante dell’universo caro al Blasco. Disco enorme.
Serie, The Last Dance
Non importa che amiate il basket. Non importa che sappiate tutto di lui (anzi forse meglio il contrario). The Last Dance è epica pura. Racconta la carriera di Michael Jordan, ma non è “solo” questo. Narra una squadra irripetibile. Un allenatore incredibile. I drammi, il senso di collettività. Le sconfitte, la rinascite. E l’epopea umana – prim’ancora che sportiva – di un gigante inaudito. Simili livelli di epica sportiva, forse, non si vedevano in un film (o serie) dai tempi di Quando eravamo Re dedicato a Muhammad Ali e alla sua rivoluzione a Kinshasa. Serie imperdibile, campione indimenticabile.
Vino: DeFratelli.14 – Ca’ de Noci
Della splendida azienda Ca’ de Noci ho già parlato un mese fa, a proposito del Querciole 2018. In quel caso si tratta di una Spergola in purezza rifermentata in bottiglia, del tutto convincente.
Per il mio compleanno ho aperto molte bottiglie. Una di queste, anzi proprio quella aperta a mezzanotte appena tornato dalla tivù, è stata la Defratelli.14. Mi è stata regalata da Sara e Giacomo, i proprietari del Dietro le quinte di Arezzo. E’ sempre Spergola in purezza, però Metodo Classico. Un Pas Dosè. Il prodotto di punta dell’azienda. “Una sola vigna, una sola uva, una vendemmia“. Così c’è scritto sull’etichetta.
Il nome sarebbe “Riserva dei fratelli”, ma sull’etichetta c’è scritto “defratelli.14“, minuscolo e tutto attaccato. Il numero dopo il punto è l’anno, quindi nel mio caso una 2014. Vecchie vigne di Spergola di oltre 45 anni. Uve selezionate e raccolte a mano il 26 agosto 2014. Leggera macerazione sulle bucce in fermentazione, e per quanto leggera la senti tutta (è un complimento). Affinamento sui lieviti di 48 mesi. Sboccatura gennaio 2019. 1650 bottiglie prodotte all’anno, la mia era la “0191”. Gradazione contenuta, 11.5 gradi.
Mi ha convinto appieno. Bel perlage, fitto e accattivante. Giallo dorato vivo, come la sorellina Querciole. Note (ovviamente) di lievito, o se preferite “pasta madre” per fare più i fighi, ma anche nocciola tostata, spezie e frutta candita (la pera, soprattutto). Forte connotazione sapida. L’azienda ha sede a Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, ed è davvero brava a trarre il meglio da un vitigno poco noto ma assai intrigante come la Spergola, che qui dimostra addirittura di reggere alla prova del Metodo Classico. Bravi!
Il mio ritorno in teatro
Dal 26 luglio torno a teatro con quattro spettacoli:
– E pensare che c’era Giorgio Gaber
– Fuochi sulla Collina, con Filippo Graziani per una retrospettiva sull’artista Ivan Graziani
– Shine On – l’inaudita bellezza dei Pink Floyd
– Soundtrack of my Life con Bocephus King.
Il link Istagram agli spettacoli, tutte le date
Sul palco il 31 luglio all’Aquila
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