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il Fatto Quotidiano
4 Febbraio 2022
Il fatto internazionale

Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.

Buona lettura.


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Lettera da Parigi

Più libertà, meno speranza: il post virus dei giovani francesi

Il peggio dell'epidemia sembra essere passato: si va verso la caduta delle restrizioni, tipo l'abolizione della mascherina anche al chiuso. A meno di recrudescenze. Un'indagine rivela, però, che i ragazzi non credono più nella politica

di Luana De Micco

Lettera da Tokyo

Corea, Ucraina, Cina: i dossier sul tavolo della diplomazia nipponica

I membri dell'esecutivo giapponese intessono stretti rapporti con l'amministrazione Biden (e con i suoi ambasciatori) per rispondere ai test missilistici di Pyongyang e all'ingente dispiegamento di forze russe. E i Giochi olimpici invernali di Pechino iniziano all'insegna delle tensioni

di Fabiola Palmeri

Lettera da Londra

Johnson abbandonato da tutti. E il successore scalda i muscoli

Il premier, travolto dal partygate - abbandonato da collaboratori, giornali e conservatori - traballa sempre più. Intanto il ministro del Tesoro, Rishi Sunak, scalda i motori

di Sabrina Provenzani

Lettera da Ankara

Erdogan bifronte: paciere a Kiev, sterminatore in patria

Il Cremlino considera sgradita l'ingerenza del Sultano. Nel frattempo l'aviazione turca è tornata a bombardare pesantemente, soprattutto con i propri droni armati, la zona del Kurdistan iracheno e la Siria nord orientale

di Roberta Zunini

Lettera da Mosca

Mosca, Washington, Kiev e Berlino: è la guerra delle antenne

Gli Usa hanno accusato la Russia di aver avviato la pianificazione di un'operazione “false flag”, un'azione sotto falsa bandiera: un video mostrerebbe un presunto attacco ucraino contro vittime civili in Donbas. Il Cremlino ha respinto le accuse americane e ha poi reso noto che verrà chiuso l'ufficio dell'emittente tedesca Deutsche Welle

di Michela A.G. Iaccarino

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