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3 Settembre 2021
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura.
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Lettera da Parigi
La campagna di immunizzazione per i professori è al 70-75%, gli studenti avranno l'obbligo di coprire naso e bocca in aula, ma i vaccinati potranno evitare l'isolamento fiduciario in caso di contatto con un compagno di classe positivo. Ai francesi piace il télétravail: non è più obbligatorio, ma il 60% vorrebbe continuare. Nella Pubblica amministrazione si possono chiedere fino a 3 giorni su 5 da remoto. Intanto, Macron va in campagna elettorale a Marsiglia
di Luana De Micco
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Lettera da New York
Mentre la Ue ha allentato le restrizioni per chi proviene dagli Stati Uniti, 350 mila cittadini dell'Unione hanno difficoltà a tornare nei Paesi di origine. E l'amministrazione Biden nicchia. Intanto 120 mila afghani sono parcheggiati in condizioni pietose nelle basi in giro per il mondo, in attesa di arrivare in America
di Chiara Basso
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Lettera da Madrid
La Procura spagnola crede fermamente che il re emerito di Spagna si sia arricchito tramite “commissioni e affari internazionali”, mentre l'Agenzia delle entrate indaga sui soldi pagati per ripianare i debiti col fisco. Principessa Leonor nella bufera per i 78 mila euro per gli studi in Galles, a spese dei cittadini
di Alessia Grossi
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Lettera da Mosca
La Estemirova documentava rapimenti, abusi ed omicidi extra-giudiziari delle divise del Cremlino quando è scomparsa a Grozny, ormai più di dieci anni fa. “È morta come le persone che stava cercando di aiutare”
di Michela AG Iaccarino
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Lettera da Tokyo
Centinaia di cittadini afghani che per anni hanno lavorato per l’Ambasciata Giapponese e per l’Agenzia di Cooperazione Internazionale affiliata al Governo nipponico sono stati abbandonati nel Paese ormai preso dai talebani. Il premier Suga Yoshihide sotto attacco per la gestione della pandemia
di Fabiola Palmeri
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Lettera da Ankara
Il Paese, che ha già uno degli eserciti più potenti della Nato, è entrato da protagonista nel mercato dei droni armati. Il presidente Recep Tayyp Erdogan ha detto che saranno usati per combattere il terrorismo e minimizzare i danni collaterali. La società che li produce è di suo genero
di Roberta Zunini
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