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3 Marzo 2023
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste. Questa settimana aggiungiamo in via eccezionale anche un reportage di Fabio Scuto da Tel Aviv sulla difficile situazione sociale di Israele.
Buona lettura
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Lettera da Londra
Il Telegraph ha pubblicato 100mila messaggi Whatsapp scambiati da Matt Hancock, ex ministro della Sanità, con colleghi e funzionari pubblici nella prima fase della pandemia. A procurarli al giornale Isabel Oakeshott, giornalista molto controversa. Non è chiaro il senso dell'operazione
di Sabrina Provenzani
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Lettera da Tel Aviv
Palestinesi, coloni ebrei, cittadini israeliani: in 60 giorni, il governo di estrema destra del premier (che deve scampare ai processi) sta attirando proteste, pacifiche e violente. Sono migliaia le persone che contestano contro le “nuove leggi della dittatura”
di Fabio Scuto
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Lettera da Tokyo
Lo scorso anno 512 ragazzi si sono tolti la vita, 17 andavano ancora alle elementari: l'eccessiva competizione, il bullismo e l'ansia per il lavoro futuro tra le cause principali
di Fabiola Palmeri
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Lettera da Mosca
La polizia è arrivata a scuola dopo che la piccola Masha ha tratteggiato una bandiera dell'Ucraina. Suo padre è stato accusato, potrebbe finire in carcere
di Michela A.G. Iaccarino
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Lettera da Washington
L'ex presidente torna a Washington cercando di cementare la sua candidatura per il partito Repubblicano, ma ha meno alleati di prima. Una fetta del Gop è contraria per via dei sondaggi che lo danno perdente contro Biden alle presidenziali
di Antonella Ciancio
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Lettera da Ankara
Il provvedimento della presidenza degli affari religiosi è stato rimosso dopo lo scoppio di pesanti proteste. Dava indirettamente l'assenso al matrimonio tra un genitore adottante e il minore adottato. Le opposizioni cercano un'alternativa a Erdogan, dopo la conferma del voto tra due mesi
di Roberta Zunini
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Lettera da Madrid
Una nuova inchiesta sul governo di Mariano Rajoy porta alla luce operazioni di diffamazione per diffamare gli avversari e i partiti indipendentisti catalani. Tra le manovre principali della banda c’è un dossier, falso, sulla corruzione dei leader catalani. Per l'ex ministro degli Interni la Procura ha chiesto 15 anni e 31 di interdittiva dai pubblici uffici con l'accusa di occultamento
di Alessia Grossi
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