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20 Gennaio 2023
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura
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Lettera da Parigi
Il successo di partecipazione ai cortei è inequivocabile: 1,12 milioni di manifestanti per il governo, 2 milioni secondo gli organizzatori, che rimandano al 31 gennaio ma annunciano anche iniziative nelle raffinerie e nei trasporti. Macron confida nella stanchezza della popolazione per far digerire la sua legge
di Luana De Micco
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Lettera da Londra
La norma, che ha fatto infuriare pure J.K.Rowling, permette di autocertificare il cambio di genere senza la necessità di visite mediche. Adesso Edimburgo ha un motivo in più per chiedere l'indipendenza. Nel Paese, intanto, non si ferma l'ondata di scioperi
di Sabrina Provenzani
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Lettera da Ankara
Il pacchetto costituzionale promosso dal partito del Sultano libera l'uso del velo negli spazi pubblici e privati e tutela la struttura della famiglia chiarendo che il matrimonio può avvenire solo tra un uomo e una donna, allontanando ancora di più il Paese dalle sue fondazioni laiche. Erdogan vorrebbe anche anticipare le elezioni
di Roberta Zunini
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Lettera da Mosca
Il metallo arricchito alimenta le centrali nucleari, che in molti casi non hanno altra fonte di rifornimenti. Per questo, nonostante le richieste ucraine, dall'inizio della guerra gli alleati non ne hanno mai decretato lo stop all'acquisto
di Michela A.G. Iaccarino
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Lettera da Madrid
Vivono nei quartieri più agiati, quelli di Salamanca, Retiro o Chamberì, dove le case costano 9mila euro al metro quadro. Hanno la cittadinanza italiana, anche senza poter vantare nonni emigrati
di Alessia Grossi
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Lettera da New York
317 giorni senza un fiocco: manca poco a battere il record di 50 anni fa. Intanto si fanno i conti con l'inverno nel mondo del giornalismo, tra licenziamenti, crollo della pubblicità e inaffidabilità delle notizie
di Chiara Basso
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Lettera da Tokyo
Dagli attuali 125 milioni di abitanti, si scenderà a fine secolo a 53 milioni. Nel frattempo ci saranno meno lavoratori e troppi pensionati. Così il governo pensa di finanziare i parti e la crescita dei figli. Peccato che i giovani non ci pensino proprio
di Fabiola Palmeri
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