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2 Ottobre 2020
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste. Buona lettura.
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Lettera da Pechino
Ora ripartono bar, karaoke e discoteche, mentre 200 milioni di studenti tornano a scuola. Ma le regole da rispettare sono state (e sono) rigide
di Michela AG Iaccarino
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Lettera da Tokyo
Il Tribunale ha deciso che Stato e gestore della centrale devono 8 milioni ai cittadini rimasti vittima del disastro nucleare. Gli strani suicidi delle celebrità
di Fabiola Palmeri
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Lettera da Parigi
Sempre più drammatica la situazione nel paese per il Covid che dilaga. Le dieci ore di terrore di quello che si pensava essere un terrorista, ma che invece seguì l'attentatore per fermarlo
di Luana De Micco
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Lettera da New York
La notizia positiva è che i giovanissimi andranno a votare in numero maggiore rispetto alle precedenti tornate, ma i loro canali d'informazione sono quelli che passano dalla app (che non a caso Trump vuole mettere al bando)
di Chiara Basso
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Lettera da Madrid
Le restrizioni governative sono respinte da molte città e il Covid avanza al ritmo di diecimila contagi al giorno. I due principali partiti, Popolari e Socialisti, litigano persino sulla pandemia, ma trovano tempo e modo per andare a braccetto al Forum annuale sull'economia (con il re e gli industriali)
di Alessia Grossi
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Lettera da Londra
Inutile la chiusura dei pub alle 22, i cittadini si accalcano su bus e strade. E il virus sale a 7 mila contagi. Le proposte choc del ministro dell'Interno Britannico per "arginare" l'immigrazione
di Sabrina Provenzani
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Lettera da Ankara
Continua la politica espansionistica turca, Erdogan soffia sul fuoco della guerra per l'antico odio contro gli armeni. Intanto l'alleato dei Lupi Grigi chiede la riforma della Corte costituzionale, rea di aver bocciato una norma governativa contro le manifestazioni
di Roberta Zunini
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