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il Fatto Quotidiano
19 Gennaio 2024
Il fatto internazionale

Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.

Buona lettura


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Lettera da Mosca

Fuga dei cervelli: da febbraio 2022 almeno 2500 accademici hanno lasciato la Russia

Non è soltanto l'isolamento internazionale a far scappare i professori, è soprattutto il rischio che possano venire accusati di tradimento. Il caso di Viacheslav Morozov

di Michela A.G. Iaccarino

Lettera da Parigi

Razzismo e insulti: i buchi (neri) del giovane Bardella, braccio destro di Marine Le Pen

Un'inchiesta di France 2 ha denunciato la presenza di un account Twitter a lui riconducibile e i suoi legali con Frédéric Chatillon del gruppo neonazista Gud

di Luana De Micco

Lettera da Londra

Il governo conservatore con Israele e la società con Gaza: il divario che sta lacerando la politica britannica

Sunak e i suoi hanno espresso da subito un sostegno incondizionato a Tel Aviv e criminalizzato ogni forma di sostegno alla Palestina, istruendo la polizia a trattare con severità anche forme limitate e legittime come sventolare la bandiera. Dopo il rimpasto, i nuovi ministri dell'Interno e degli Esteri stanno provando ad ammorbidire le posizioni

di Sabrina Provenzani

Lettera da Tokyo

Giappone, il bilancio 2023 e le prospettive 2024: primo ministro in bilico, boom del turismo e guerra del fast fashion

Aumentano i viaggi nel Paese nipponico, tranne che dalla Cina. Con il Paese del Dragone è in atto un conflitto tra due marchi dell'abbigliamento: Uniqlo accusa di plagio il gigante di Pechino Shein. Intanto Kishido Fumio potrebbe lasciare la guida del governo, con gli inquirenti che fanno luce sullo scandalo della raccolta fondi da pare di una fazione del Partito Liberal Democratico

di Fabiola Palmeri

Lettera da Ankara

Il sultano Erdogan si scatena contro i suoi nemici: i curdi e i repubblicani

Il presidente turco si veste da moderato nella crisi tra Iran e Pakistan, ma poi colpisce le basi del Pkk  tra Siria e Iraq. E in casa, in vista delle elezioni in primavera sogna di riprendersi Istanbul,  guidata da Ekrem İmamoğlu. Il partito del sindaco, il repubblicano Chp, è nel mirino dell'anticorruzione

di Roberta Zunini

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