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il Fatto Quotidiano
8 Agosto 2022
Il fatto economico

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, l’inserto è dedicato alle società quotate: nei primi sei mesi dell’anno, hanno fatturato oltre 40 miliardi. Altro che guerra e crisi… E poi ancora, la scarsa (quasi minima) presenza italiana nella Top 500 delle imprese Big Tech, in cui la fa da padrona la Cina. Nella consueta rubrica sulle criptovalute, Nicola Borzi si occupa di Tether, perché alcuni grandi scommettitori della finanza si sono “messi corti” sul futuro della principale stablecoin mondiale.

Buona lettura

Bitcoin e dintorni

Criptovalute, Tether nel mirino dei ribassisti

Alcuni grandi scommettitori della finanza si sono "messi corti" sul futuro della principale stablecoin mondiale che vale 65 miliardi di dollari nel tentativo di scardinarla e mandarla in default. In gioco c'è il futuro dell'intero settore

di Nicola Borzi

Ma quale crisi

Le trimestrali d’oro: le società fanno 40 mld di utili in 6 mesi

Inflazione e guerra non frenano i profitti: +62% nell’anno e così fioccheranno i dividendi agli azionisti

di Giulio Da Silva

Petrolio&C.

Saras, Eni, Tenaris. Ecco chi festeggia con i mega rincari

Frena Enel, salgono i debiti: titolo a -31%

di Giulio Da Silva

 

L’ossessione anti-tasse è patrimonio di tutti

Al momento di insediarsi, Mario Draghi spiegò che “questo non è il momento di prendere, ma di dare”. Mai slogan fu più indicativo del modo con cui partiti e classe dirigente approcciano alla politica fiscale. In una situazione di crisi pandemica e poi di guerra (evento inflattivo per eccellenza), dove i costi si scaricano in […]

di Carlo Di Foggia

 
La lista di Fortune

Big tech e tanta Cina: la top 500 da cui l’Italia sta sparendo

Nella classifica delle maggiori compagnie mondiali del 2021 le imprese di Pechino superano quelle Usa mentre prosegue la trasformazione: meno manifattura, più servizi

di Simone Gasperin

Pallottoliere

Perché Cingolani è “unfit” e sul gas si rischia il disastro

Il ministro sparge ottimismo in numeri ma, dai prezzi folli agli stoccaggi pensati come sostituti del metano russo, i conti non tornano. Si finirà con i razionamenti disordinati

di Antonio Rizzo

 

“Docenti esperti”, il governo aumenta lo stipendio, ma solo per 8mila prof (non uno in più)

È stata introdotta con il decreto Aiuti bis un’altra norma che tenta di risolvere i decennali problemi della scuola, del suo reclutamento e degli stipendi sotto la media europea, ispirata da quel leitmotiv che vuole i docenti impreparati, indegni del posto che occupano e obbligati a conquistarsi anche l’adeguamento dello stipendio all’inflazione. Dall’anno prossimo arriva […]

di Virginia Della Sala

 
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