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il Fatto Quotidiano
7 Marzo 2022
Il fatto economico

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, oltre agli articoli del nostro inserto, il Financial Times racconta del crollo verticale della società tech russa Yandex, il motore di ricerca (e non solo) più popolare del Paese che con la guerra in Ucraina ha perso tutte le collaborazioni e gli investimenti internazionali.

Poi la rubrica sul mondo cripto. Virginia Della Sala ci racconta lo scontro in corso: da una parte le difficoltà russe per aggirare le sanzioni usando le monete virtuali, dall’altro la gara di solidarità per sostenere la resistenza ucraina.

Buona lettura.


FT: Yandex, il “Google russo” è un’altra vittima della guerra di Putin

di Dave Lee

Yandex è sempre più isolato. La guerra di Vladimir Putin spinge gli investitori occidentali e i partner chiave dell’azienda considerata “il Google della Russia” ad abbandonarla. Negli ultimi sei mesi, infatti, la società ha bruciato oltre il 75% del suo valore, e il crollo più drammatico si è verificato quando le forze russe hanno iniziato l’attacco all’Ucraina. Lunedì scorso il titolo di Yandex in borsa è stato sospeso per eccesso di volatilità.

Finora Yandex era considerato da tutti un gioiellino della scena tecnologica russa. Era riuscito a guadagnarsi una posizione dominante nel suo Paese di origine, mostrando però anche l’ambizione di crescere all’estero, con progetti che andavano dall’offerta di servizi internet in Germania e Turchia alla creazione di centri di ricerca e sviluppo nella Silicon Valley.

Negli ultimi giorni è successo che alcuni gruppi tecnologici occidentali con stretti legami con l’azienda tech russa, come il servizio di taxi privati Uber, il gruppo di food-delivery Grubhub e il motore di ricerca DuckDuckGo, hanno avviato le pratiche per chiudere le loro partnership con Yandex . “Siamo tutti sbalorditi”, ammette ora al Financial Times una figura di alto livello della società russa. “Nessuno di noi si aspettava che la Russia sarebbe andata in guerra. Le sanzioni sono arrivate velocemente e sono pesanti, e hanno avuto un impatto molto importante sulla nostra capacità operativa”.

(Continua a leggere)

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