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Bentornati all’appuntamento del lunedì con la newsletter Il Fatto economico. Mentre il governo è pronto a mettere mano al portafoglio per investire in nuove centrali nucleari, si aggiunge un nuovo capitolo alla lunga, e ancora irrisolta, questione della gestione delle scorie prodotte prima che l’Italia dicesse addio all’atomo. La Sogin, la società dello Stato incaricata di costruire il Deposito nazionale, si è affidata a due super esperti. Con Ilaria Proietti andiamo a scoprire chi sono e perché si occuperanno di controllare il traffico in entrata dalla Francia e in uscita verso gli Usa.
Parliamo, invece, di sanità con Gaia Scacciavillani perché un emendamento del Carroccio farà pagare ai Comuni e alle famiglie i costi socio-assistenziali dei pazienti gravissimi. In questo modo lo Stato scaricherà completamente i malati non autosufficienti. Del resto, la spesa pubblica per gli over 65enni scende dal 2020, e a chi vuole star bene non rimangono che le assicurazioni private (a prezzi insostenibili).
Con Gabriele Guzzi torniamo sui dazi di Trump e sull’impatto degli stessi sull’Europa. Noi siamo un continente ricco, eppure ci comportiamo come uno in via di sviluppo. È lo specchio della miseria delle nostre élite.
Nella sua rubrica, infine, la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, si occupa di olio di oliva e ci spiega perché è importante puntare sulla biodiversità e sulle pratiche sostenibili.
Buona lettura.
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