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Bentornati al consueto appuntamento con la newsletter economica del Fatto Quotidiano. Questa settimana, nel nostro inserto, Francesco Lenzi ci spiega come l’economia russa abbia frenato, e parecchio. Dopo quasi due anni di crescita, sostenuta in gran parte dalla spesa militare e dalla necessaria riconversione dell’apparato industriale a causa delle sanzioni occidentali, è ormai evidente come quella fase espansiva abbia perso gran parte del proprio slancio. Le esportazioni ristagnano, la domanda interna è compressa da una politica monetaria restrittiva e i primi segnali di raffreddamento iniziano a manifestarsi su più fronti. Putin ha un problema, e comincia ad ammetterlo.
Torniamo poi a parlare dell’Ilva, perché il lungo addio all’acciaio dissesta il sistema Italia. La crisi di Taranto rischia di rendere Roma l’unica capitale del G7 che non ha più il ciclo integrale primario. Ne scrive per noi Simone Gasperin. Gianni Dragoni ci parla, invece, del flop dell’assalto di Tronchetti Provera al gruppo cinese Sinochem, primo azionista della sua Pirelli.
Le manifestazioni del fine settimana per Gaza hanno riacceso i riflettori sui rapporti e sulle differenze tra sindacati confederali e sindacati di base. Tra due giorni la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi su una materia molto importante: la norma che consente la nomina di rappresentanti sindacali aziendali (Rsa) solo alle sigle che partecipano alle trattative per la firma del contratto collettivo. Il tutto, come ci spiega Roberto Rotunno, va a discapito dei sindacati di base.
Nella sua rubrica Il risparmio tradito, infine, Beppe Scienza ci aggiorna sui Btp Valore illustrandoci sette aspetti negativi che bisognerà tenere a mente prima di acquistarli.
Buona lettura.
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