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Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, nel nostro inserto, Leonardo Bison traccia il bilancio del biglietto di ingresso a Venezia per frenare il turismo di massa. Serviva a scoraggiare i visitatori mordi e fuggi che non pernottano nella Laguna, circa il 13% dei turisti. Nel 2025, per chi non avesse prenotato con 3 giorni di anticipo, il ticket saliva da 5 a 10 euro. Con l’eccezione di Civita di Bagnoregio, Venezia è la prima città al mondo a sperimentare un biglietto d’ingresso per il centro storico.
Carlo Di Foggia racconta la guerra sui conti dentro il Sole 24 Ore. Ora la domanda è: elargire o no all’ex ad Mirja Cartia d’Asero un bonus da 1 milione di euro? Ma il conflitto è molto più ampio e tocca il bilancio della storica testata. L’utile del gruppo ammonta a 9,1 milioni di euro ma il fondo Palamon, – dopo la vendita dell’85% del Sole Business School a Multiversity – ha chiesto un risarcimento danni da 61 milioni.
Andiamo a Torino con Gianni Dragoni per osservare la partita dentro la Juventus. John Elkann deve fronteggiare l’assalto di Paolo Ardoino, ad di Tether: il manager ha reclamato un posto nel consiglio di amministrazione della Vecchia signora il 25 giugno. A screditare Ardoino è una nuova inchiesta del settimanale inglese The economist, di cui Exor è principale azionista.
E’ ancora Dragoni a raccontarci l’ascesa di Geronimo La Russa, figlio di Ignazio presidente del Senato, al vertice dell’Automobile Club d’Italia (Aci). Un carrozzone con 450 milioni di euro di ricavi che nel 2024 ha perso 44,3 milioni. La Russa junior, per insediarsi, attende il parere delle commissioni parlamentari.
Pasquale Tridico e Davide Romaniello analizzano lo sbandierato – da Meloni – auemento dei posti di lavoro: ben un milione. Ma dietro il boom ci sono i bassi salari, soprattutto, ma anche la legge Fornero. I nuovi occupati riguarda quasi solo gli over 50, mentre gli occupati giovani calano.
Con Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, facciamo un viaggio nella tradizione del pranzo di Ferragosto: dalle festose scampagnate in condivisione al culto di cibi e luoghi esclusivi.
Buona lettura.
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