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Bentornati all’appuntamento del lunedì con la newsletter Il Fatto Economico. In questo numero del nostro inserto, andiamo in Argentina per capire a che punto è l’economia a un anno e mezzo dall’elezione di “motosega” Milei. Ebbene, Francesco Lenzi ci racconta che la macchina economica è accesa, ma gira a vuoto: i dollari che entrano pagano l’import e consumi finanziati a debito. Per quanto tempo il mondo sarà disposto a fidarsi dell’Argentina? Finché i flussi di capitale restano aperti, il sistema può reggere. Ma se dovesse cambiare il contesto internazionale, o se l’appoggio degli Stati Uniti venisse meno, il rischio di un default tecnico, magari mascherato da rinegoziazione morbida, tornerebbe più concreto che mai.
Nicola Borzi fa i conti in tasca a Stefano Buono, il fisico diventato ricco quando, nel 2018, la sua Advanced Accelerator Applications, start up di medicina nucleare antitumorale, fu acquisita dal colosso farmaceutico Novartis per 3,9 miliardi di dollari. Con le centinaia di milioni incassati, Buono entrò nel capitale di Planet Smart City e fondò a Londra Newcleo Ltd, holding che progetta di costruire piccoli reattori di quarta generazione. Oggi, però, proprio Newcleo rischia di subire i contraccolpi del flop immobiliare di Planet Smart City (sono stati bruciati 275 milioni di dollari), l’agguerrita concorrenza di Eni ed Enel e ora anche gli scontri nel governo di Giorgia Meloni.
A proposito di conti in tasca, Gianni Dragoni ci racconta che, dopo il crollo del ponte Morandi, gli affari dei Benetton sono andati a gonfie vele, grazie soprattutto alle autostrade di Abertis e ai profitti di Aeroporti di Roma. I dividendi intascati dalla famiglia saliranno a 560 milioni di euro.
Con Alfonso Scarano parliamo di aree interne, perché nel nuovo Piano Strategico Nazionale c’è una frase che le condanna a morte: “Queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza ma nemmeno essere abbandonate a se stesse. Hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento”. In pratica, Meloni e soci compiono una distinzione tra territori rilanciabili e territori senza speranza. E le conseguenze economiche e sociali saranno devastanti.
Torna, infine, la rubrica sul “Risparmio tradito”: questa settimana Beppe Scienza si occupa del mercato dei certificati e ci spiega perché, pur se si tratta di titoli complessi, non sono tutti da rifiutare. Però meglio acquistarli in Borsa che all’emissione.
Buona lettura.
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