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Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, nel nostro inserto, con Giulio Da Silva torniamo a occuparci di armi. Sì, perché anche nel 2024 hanno vinto loro: per il terzo anno consecutivo, sono stati registrati tristi record nella produzione e nella vendita di ordigni letali. Le cinque più grandi aziende mondiali di armi, le statunitensi Lockheed Martin, Rtx-Raytheon, Northrop Grumman, General Dynamics e Boeing, nei primi 9 mesi dell’anno hanno messo a segno un’espansione dell’11,2% dei ricavi totali. In Europa i numeri sono più piccoli, ma i risultati impressionanti. E la prossima presidenza di Donald Trump non fa che alimentare gli appetititi delle lobby.
All’indomani dell’approvazione della manovra di Bilancio, che deve tener conto dei nuovi paletti previsti dal Patto di stabilità, Marco Palombi traccia, invece, una breve storia dell’austerità nell’Unione europea: quarant’anni di vincoli che l’Italia ha firmato senza capirne gli effetti.
Con Pietro Spirito affrontiamo il tema della privatizzazione delle Ferrovie: il governo vuole far entrare i privati nell’infrastruttura, ma il modello “Rab” (regulatory asset base) nasconde solo i profitti garantiti ai nuovi soci, mentre gli utenti ci perdono.
Infine una riflessione della presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, a proposito dei tre vertici mondiali su biodiversità, clima e plastica falliti miseramente nel 2024. Anche in questo caso, hanno vinto gli interessi privati.
Buona lettura e buon anno!
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