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il Fatto Quotidiano
25 Novembre 2024
Il fatto economico

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, nel nostro inserto, con Giuliano Garavini ci avviciniamo allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il prossimo 29 novembre. Dopo il Covid e con lo scoppio delle guerre, per i lavoratori italiani il costo della vita è lievitato a dismisura, e quindi lo sciopero è sacrosanto. Ma lo storico si sofferma soprattutto sulla “questione salariale” e analizza il momento esatto in cui il “peccato originale” ha avuto inizio: nel 1992, quando l’allora segretario generale della Cgil, Bruno Trentin, firmò in pratica per l’abolizione della scala mobile, con le conseguenze cui assistiamo ancora oggi. Per esempio, appunto, la stagnazione dei salari, che è segno – ci racconta Dario Guarascio – del declino economico del nostro Paese. Le cause sono su tre livelli: la rivincita del capitale globale dopo gli anni 70, il modello tedesco dell’Ue e le politiche del lavoro dei nostri governi.

Con Gaia Scacciavillani ci occupiamo invece dell’operazione Mps. Fondamentale, per comprendere la portata politica della proposta di matrimonio da parte di Unicredit all’indirizzo del Banco Bpm, nella notte tra domenica e lunedì. Vi raccontiamo i protagonisti e gli obiettivi politici (e non) della privatizzazione della banca più antica del mondo.

L’economista Giovanni Dosi analizza per noi la disfatta delle Università pubbliche: i fondi ordinari sono calati di 200 milioni dal 2023, e ancora di più considerata l’inflazione. Un taglio che dura da anni e strozza la ricerca.

Beppe Scienza ci ricorda che novembre è il mese dedicato all’educazione finanziaria, che si trasforma invece in propaganda per il risparmio gestito. Come? Dissuadendo dal fai-da-te e spingendo verso fondi comuni, polizze vita, previdenza integrativa. Con pesca a strascico annessa da parte di sportellisti e venditori porta a porta.

Buona lettura.

Sciopero il 29

Il “peccato originale” del 1992 e la “rivolta sociale” di Landini

Per chiamare alla difesa dei salari serve rigettare la concertazione e gli accordi che avviarono la sconfitta dei lavoratori

di Giuliano Garavini

Trent’anni

La crisi salariale è sintomo e causa del declino italiano

Il calo iniziato nei Novanta è proseguito col Covid. Le cause sono su tre livelli: la rivincita del capitale globale dopo gli anni 70, il modello “tedesco” dell’Ue e le politiche del lavoro dei nostri governi

di Dario Guarascio

Tutti al Monte

“Eppur si muove”: il salottino bancario e l’operazione Mps

Torna Caltagirone, in coppia coi Del Vecchio, che hanno incassato la legge Capitali per prendersi Generali e Mediobanca. Trionfa Castagna di Bpm: si tiene la poltrona e frega Unipol

di Gaia Scacciavillani

Declino

Università, dal taglio dei fondi l’addio all’istruzione pubblica

Il fondi ordinari sono calati di 200 mln dal ’23 e ancora di più considerata l’inflazione. Il calo dura da anni e ora strozza la ricerca di base

di Giovanni Dosi*

 

Risparmio gestito&C. Altro che educazione finanziaria: anche a novembre si fa propaganda

L’italiano è una lingua balorda. Si scrive consulenti finanziari, ma bisogna leggere venditori a provvigione o a libro paga. È scritto educazione finanziaria, ma si deve leggere propaganda per il risparmio gestito, col mese di novembre da anni a essa dedicato. Si tratta in genere di propaganda cosiddetta istituzionale, cioè non del singolo prodotto, ma […]

di Beppe Scienza

 
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