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Bentornati al consueto appuntamento con la newsletter economica del Fatto Quotidiano. Questa settimana, Manuela Modica ci svela finalmente l’arcano: il pedaggio per il Ponte sullo Stretto sarà a carico dei contribuenti. Le spese di gestione sono salite a 141 milioni di euro l’anno e il costo per la tariffa di transito sarà di soli 4 euro (dai 40 iniziali). Facile capire chi pagherà il conto.
Salvatore Cannavò ci racconta invece che le BigTech si stanno arruolando nell’esercito di Trump. Alcuni dirigenti tecnologici delle più importanti aziende della Silicon Valley, infatti, hanno prestato giuramento come tenenti colonnelli dell’esercito Usa nell’ambito del neocostituito “Distaccamento 201”, che dovrà pensare la guerra del futuro. Un modo come un altro di fare affari… Lo sanno bene i dirigenti di Leonardo, l’ex ministro Cingolani in testa, che stanno accumulando guadagni stellari anche grazie alle azioni gratuite: ce ne parla Gianni Dragoni.
Con Marco Palombi torniamo sul debito europeo, che secondo i mercati non è sovrano. Anche l’Ice, dopo le altre società di servizi, lo ha ribadito: i titoli europei non sono come quelli statali (quindi pagano di più).
Con Roberto Rotunno parliamo di lavoro e, in particolare, del surreale dibattito sui sussidi fatto con i numeri falsi del lavoro nero. Torna, infine, la rubrica La trave nel piatto: questa settimana la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, si occupa della riforma della Politica agricola comune perché l’Europa ha scelto di investire sui fucili e non sulla migliore agricoltura.
Buona lettura
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