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Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Giulio Da Silva ci racconta come il governo Meloni e il braccio dello Stato nell’industria delle armi, Leonardo, stiano ridisegnando i confini della Nato e della Ue. Una rivoluzione nella politica di alleanze internazionali (non solo industriali) che avviene con il più ambizioso e costoso programma aerospaziale del mondo: il GCAP.
Salvatore Cannavò, invece, ci spiega che c’è un altro modo per gestire le crisi industriali: dare fiducia alle cooperative di lavoratori e lavoratrici. Gli esempi sono diversi. Accade alla Gkn di Campi Bisenzio, abbandonata dal fondo Melrose. Non solo: venerdì notte la Regione Toscana ha approvato la legge sui Consorzi industriali, il primo strumento che sostiene processi di riconversione e il passaggio di stabilimenti a cooperative di lavoratori, l’obiettivo strategico della lotta Gkn e della sua Società operaia di mutuo soccorso Insorgiamo.
Carlo Di Foggia ci porta sulle autostrade e ci racconta dei 27 miliardi che ballano tra le richieste dei concessionari e quelle riconosciute dal ministero delle Infrastrutture. Parliamo degli investimenti per tenere in piedi la rete autostradale e ammodernarla, una cifra che per ora non è “coperta” dalle tariffe: le società vorrebbero coprirla con i pedaggi o altri sostegni, il dicastero invece dubita perfino che sia corretta.
Pier Luigi Petrillo si addentra nei gangli della cosiddetta “norma anti-Renzi” prevista dalla legge di bilancio, ovvero il divieto per i parlamentari, i membri del governo e i presidenti delle Regioni di percepire compensi da parte di soggetti non aventi sede legale o operativa nell’Unione Europea. La disposizione andrebbe a ridurre in modo consistente i redditi del senatore di Rignano ma, per come è stato scritto, tale divieto è solo teorico e facilmente aggirabile almeno per 4 motivi.
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