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Bentornati all’appuntamento del lunedì con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, nel nostro inserto, Nicola Borzi ci svela la “storia segreta” di Giancarlo Devasini, il criptomiliardario socio della Juve, tra processi, cartelli colombiani e politici Usa. Un uomo che ha accumulato un patrimonio di 22,4 miliardi di dollari, ha acquistato il 10% della squadra bianconera e il 30,4% del gruppo media Chora-Will. Tra i fondatori, oggi è il primo azionista del gruppo Tether-Bitfinex.
Con Leonardo Bison torniamo a occuparci della piaga (per i residenti) degli affitti brevi. In realtà la manna turistica che si sperava (vedi a Roma col Papa nuovo e il Giubileo) non c’è stata e molti proprietari tornano indietro, scegliendo però i contratti fino a 18 mesi. Le piattaforme si adeguano e chi rimane nuovamente fregato sono proprio le famiglie che hanno bisogno di prendere casa in locazione.
Gianni Dragoni analizza, invece, le società statali partecipate alla ricerca di quella parità di genere tanto sbandierata dalla premier, che non a caso si fa chiamare “il” presidente. Alla fine del governo Draghi c’erano nove donne alla presidenza delle undici più grandi aziende. Ora sono soltanto tre: pochissime, nonostante Meloni rivendichi la nomina di Di Foggia come ad di Terna.
A proposito del Papa cui facevamo riferimento prima, Salvatore Cannavò ci ricorda come Leone XIV abbia insistito più volte, nei suoi messaggi iniziali, sulla necessità di preservare la dignità dell’uomo. Questo prefigura uno scontro anche con i colossi digitali: ecco allora come il nuovo Pontefice sfiderà le multinazionali dell’IA.
Infine, torna la rubrica “La trave nel piatto”: la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, affronta un tema fondamentale per il mantenimento della biodiversità: le api sono a rischio estinzione.
Buona lettura.
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