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Bentornati al consueto appuntamento con la newsletter economica del Fatto Quotidiano. Questa settimana, nel nostro inserto, Gianni Dragoni ci parla di riarmo: le continue liti tra i Paesi europei rischiano di far salire i costi dei progetti. Germania, Francia e Italia sono divise su caccia e carri armati. Si lavora a due programmi differenti e così raddoppiano le spese. Lo stesso Dragoni dedica la sua rubrica sui Poteri deboli alla Lazio di Lotito: il club è in perdita, ma il presidente incassa sempre.
Leonardo Bison si occupa di moda perché, mentre tutti – Confindustria in testa – puntano il dito contro Pechino, le inchieste dei magistrati svelano che abbiamo il marcio in casa: il settore da 15 anni ha fatto suo proprio il modello cinese per spremere la filiera.
Con Marco Franchi torniamo sull’ingresso dei francesi di Sncf nel mercato ferroviario italiano, ingresso che potrebbe essere ancora a rischio. L’Antitrust ha imposto a Ferrovie di cedere una parte di slot. Il gruppo transalpino avrebbe fissato la deadline al gennaio del 2026. La burocrazia potrebbe far saltare tutto, nonostante le rassicurazioni di Urso e Salvini.
Il nuovo scontro tra Usa e Cina, con l’Europa lasciata completamente sola, è al centro dell’articolo di Francesco Lenzi. La presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, nella sua rubrica La trave nel piatto si concentra, invece, sulla Giornata mondiale dell’alimentazione, un’occasione per evocare una reale sovranità alimentare che riconosca ai popoli il diritto di alimentarsi e di determinare le proprie politiche agricole.
Buona lettura.
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