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È una battaglia, più che una corsa, quella che si sta combattendo in Autostrade. Le partite sono tante: la più importante è lo scontro sugli investimenti che le concessionarie vogliono farsi riconoscere dal ministero delle Infrastrutture per adeguare una rete tra le più vecchie d’Europa. Gli utili sono ai massimi, ma si rischiano ancora aumenti dei pedaggi. E poi ci sono le nomine ai vertici di Aspi. Insomma, una battaglia complessa che ci racconta Gianni Dragoni.
Con Maria Maggiore e Paulo Pena del Consorzio Investigate Europe affrontiamo un tema tornato di moda anche in Italia negli ultimi giorni, quello del gioco d’azzardo. In Europa, il 70% di quello online è illegale, ma s’incassano le tasse e si fa finta di nulla. Non solo: nessuno paga le multe. Il caso esemplare di Malta: dal settore ricava il 12% del Pil. Sempre Maggiore con Maxence Peigné si focalizza poi sul paradosso Milan, che sigla un accordo con il sito “Boomerang”: le autorità italiane lo considerano senza licenza, ma nulla gli impedisce di firmare contratti.
Lucio Baccaro torna sulle elezioni tedesche e analizza il motivo della vittoria della Linke e della sconfitta di Wagenknecht: la sinistra è la lista più votata tra i giovani anche per i temi green.
Il coordinamento dei Movimenti No Ponte lanciano, invece, un appello: sono stati condannati a pagare 340mila euro alla società Stretto Spa e chiedono di partecipare al crowdfunding. Nella sua rubrica “La trave nel piatto”, infine, la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, ci parla del lobbying buono degli acquirenti contro il marketing.
Buona lettura.
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