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il Fatto Quotidiano
1 Settembre 2025
Il fatto economico

Bentornati al consueto appuntamento con la newsletter economica del Fatto Quotidiano. Questa settimana Giuseppe Pietrobelli ci racconta i retroscena di quello che il governo e gli organizzatori considerano un successo: i lavori messi in campo per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Su un investimento totale di 4 miliardi ci saranno opere incompiute per 3 miliardi, opere che vedremo finite quando il braciere dei Giochi sarà spento da tempo: si prevede che 98 di queste arriveranno – se mai accadrà – entro il 2033.

Alessandro Aresu affronta il tema dell’interventismo della Casa Bianca nel settore delle Big Tech: negli Usa lo Stato entra nel colosso dei chip Intel, in una sfida alla Cina condotta all’insegna dell’allargamento ipertrofico della sicurezza nazionale. Da Nippon Steel al prelievo su Nvidia, le armi predisposte dall’amministrazione Trump sono destinate a restare cariche anche quando il tycoon non sarà più presidente.

Il capo della casa Bianca è protagonista anche dell’articolo che Nicola Borzi dedica alla questione dei dazi: ancora una volta l’Unione europea ha chinato il capo dinanzi a Donald Trump decidendo di non imporre alcuna web o digital tax e salvando di nuovo i colossi della Silicon Valley.

Riccardo Castellana, infine, ci spiega perché la riforma del reclutamento dei professori universitari – che punta ad abolire il filtro dell’abilitazione scientifica e a lasciare soltanto i concorsi “locali” – fa gli interessi soltanto degli atenei telematici.

Buona lettura

Giochi olimpici 2026

Olimpiadi Milano-Cortina. Altro che “a costo zero”: 3 miliardi di incompiute

Le 8 opere che saranno finite più in ritardo sono quelle di maggiore consistenza economica e 98 opere arriveranno entro il 2033

di Giuseppe Pietrobelli

 

Non solo Intel: il capitalismo statale Usa è qui per restare

Sfida a Pechino. L’armamentario Da Nippon Steel al prelievo su Nvidia, l’interventismo pubblico segue l’allargamento ipertrofico della sicurezza nazionale

di Alessandro Aresu

 
Guerra commerciale

Dazi, così l’Ue (con il no francese) cede a Trump: nessuna web e digital tax. Salvi ancora Google&C.

Il disavanzo dell’Ue nel settore quest’anno supererà i 53 mld. Tra le più colpite Germania e Italia

di Nicola Borzi

 

Il Meeting di CL. Grazie a ministeri e colossi la lobby chiude in utile

Il popolo dei ciellini si è spellato le mani per Giorgia Meloni, in passato aveva accolto con ovazioni Silvio Berlusconi e Giorgio Andreotti. Il Meeting per l’amicizia, organizzato a Rimini da Comunione e liberazione dal 22 al 27 agosto, è un luogo in cui chi è al potere si trova a suo agio. Il Meeting […]

di Gianni Dragoni

 
Che idea

La riforma del reclutamento fa felici gli atenei telematici

Il ministero vuole abolire il filtro dell’abilitazione scientifica e lasciare solo i concorsi “locali”: si torna al passato senza migliorare il sistema. Di fatto, serve solo alle università online

di Riccardo Castellana*

 

Buoni pasto. Da oggi la stretta: c’è il tetto massimo alle commissioni

A partire da oggi dovrebbe essere molto più facile riuscire a usare i buoni pasto anche nei bar e nei ristoranti: entra, infatti, in vigore il tetto massimo del 5% sulle commissioni per i ticket. Una sforbiciata che garantirà un deciso risparmio per chi li accetta. Un limite, quest’ultimo, noto da sempre ai quasi tre […]

di Patrizia De Rubertis

 
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