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Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, Marco Palombi ci racconta che si torna a parlare di autonomia differenziata, con buona pace della Consulta: sei contestati articoli sono stati infilati in Manovra e, poco prima del voto per le Regionali, pure le pre-intese firmate da Roberto Calderoli con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria per devolvere poteri in 4 ambiti. Il vero vincitore delle Regionali a destra è Luca Zaia, padre della cosiddetta “secessione dei ricchi”: scontentarlo ora sarà difficile, tanto più che Giorgia Meloni potrebbe volerlo usare in chiave anti-Salvini.
Nicola Borzi si occupa invece dei farmaci anti-obesità e di un caso particolare, quello della multinazionale farmaceutica Eli Lilly, entrata nella storia come la prima big pharma ad avere superato una capitalizzazione di Borsa di mille miliardi di dollari. Ma la competizione nel settore sta aumentando e la Casa Bianca ha imposto un taglio del 10% dei prezzi. Sempre Borzi torna su Theter, il gigante delle cripto che al 30 settembre scorso era riuscito ad accumulare titoli di Stato Usa per 135 miliardi di dollari; possiede poi 116 tonnellate d’oro e bitcoin per poco meno di 10 miliardi. Ma si tratta di un gigante opaco ed esposto a cali di valore.
Pubblichiamo, inoltre, alcuni stralci dall’ultimo libro di Beppe Scienza sull’oro, l’investimento che oggi non tutela il potere d’acquisto.
Nella sua rubrica sui Poteri Deboli, Gianni Dragoni scrive delle finte privatizzazioni del ministro Giorgetti. Ne La trave nel piatto, invece, la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, analizza gli stipendi delle donne in agricoltura, nettamente inferiori a quelli degli uomini.
Buona lettura.
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