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il Fatto Quotidiano
8 Luglio 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, TRUMP PROMETTE A KIEV L’INVIO DI 10 SISTEMI PATRIOT E ATTACCA ANCORA PUTIN: “CI DICE UN SACCO DI STRONZATE”. Qualche giorno fa, all’annuncio che gli Stati Uniti non avrebbero più fornito armi all’Ucraina, la Russia aveva applaudito. Oggi il Cremlino fa retromarcia: il presidente Trump continua a dirsi deluso dalle scelte dell’omologo russo Putin ed ha promesso a Kiev di sostenerla. Il media Axios scrive che Trump ha assicurato l’invio immediato di dieci sistemi Patriot e ha promesso di aiutare il presidente ucraino Zelensky a trovare altri mezzi di sostegno alla difesa aerea. Ma non basta. Il capo della Casa Bianca rispondendo ai reporter ha affermato che Putin “ci dice un sacco di stronzate. Vogliamo sapere la verità. È sempre molto gentile, ma alla fine si rivela inutile”. Da Mosca non prendono bene questa svolta di Trump, in particolare quella di armare Kiev: “Queste azioni non rientrano certamente in una logica di soluzione pacifica” ha dichiarato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. Il presidente Macron in visita al parlamento britannico conferma che Francia e Regno Unito sono unite nel guidare la coalizione dei volenterosi e che “gli europei non abbandoneranno mai l’Ucraina”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sulla guerra nell’Est, sulle prospettive di riarmo dell’Europa e su come vanno le cose al fronte.


DAZI, USA-UE, POSSIBILE UN ACCORDO SUL 10% ESCLUSI AEREI E ALCOLICI, MA BERLINO AVVISA: “UE PRONTA A CONTROMISURE”. IL WALL STREET JOURNAL CRITICA TRUMP: “LE SUE DECISIONI PROVOCHERANNO DANNI NOTEVOLI”. Ultime dal fronte dei dazi. La scadenza per la trattativa è stata prorogata da Washington dal 9 luglio all’1 agosto. Gli Stati Uniti in linea di massima offrono all’Europa un “10% su tutto con eccezioni su alcolici e aerei”. Potrebbe essere una soluzione per l’Unione. Ma il presidente americano Trump ha abituato a continui cambi di rotta e così il ministro delle Finanze tedesco Lars Klingbeil avvisa: l’Unione europea è “pronta ad adottare contromisure” se non riusciranno a raggiungere un accordo equo con Trump. La situazione è delicata per Washington anche su altri fronti. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha ribadito la posizione di Pechino sulle guerre commerciali: “Non ci sono vincitori nei conflitti commerciali o tariffari. Il protezionismo danneggia tutte le parti”. Il Wall Street Journal non esita a criticare la politica del tycoon, ribattezzato Tariff Man: “Un aumento delle tasse che va contro la crescita ed è arbitrario”. I danni che causeranno “sono notevoli visto il volume degli scambi”. Per il quotidiano economico, Trump non impone i dazi per aiutare il libero scambio ma “perchè gli piacciono”. Sul giornale di domani leggerete altri particolari e una cronaca approfondita della giornata.


EX ILVA DI TARANTO, CONFRONTO AL MINISTERO SUL FUTURO DI 4.000 DIPENDENTI. URSO RILANCIA LE SUE PROPOSTE. I DUBBI DEGLI AMMINISTRATORI PUGLIESI. Giornata cruciale per il futuro dell’ex Ilva di Taranto. Il ministro Urso (Imprese e Made in Italy) ha accolto a Roma il presidente della Regione Puglia, Emiliano e gli altri amministratori locali. Sul piatto c’è il futuro dei 4.000 dipendenti. Emiliano si è detto subito scettico sulla possibilità di trovare un accordo in poche ore: “La trattativa inizia da zero”. Urso invece si è detto ottimista, proponendo alcuni progetti per il rilancio del polo siderurgico. Tra questi, il piano di decarbonizzazione, la realizzazione a Taranto di un Polo Direct Reduced Iron per alimentare i forni elettrici e di conseguenza la realizzazione di una nave rigassificatrice per alimentarlo; e poi, il progetto di un dissalatore. Il sindaco di Taranto, Pietro Bitetti, ha promosso quest’ultima idea, ma si è detto scettico sulla nave per un problema di sicurezza. Sul giornale di domani leggerete altri dettagli sulla riunione al ministero e sulle prospettive di rilancio dell’ex Ilva.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Guerra Israele-Hamas, i mediatori in Qatar: “Per un accordo sulla tregua ci vorrà tempo”. I mediatori del Qatar a Doha stanno discutendo separatamente con i negoziatori israeliani e di Hamas di “un accordo quadro” tra le parti, ma “ci vorrà tempo” perché si raggiunga un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e “al momento non è possibile fornire una tempistica precisa”. La visita del premier israeliano Netanyahu alla Casa Bianca non ha portato ad annunci ma i due si rivedranno stasera per un secondo confronto: nella prima riunione il presidente Trump ha confermato che è necessaria una tregua, e Netanyahu lo ha proposto per il Nobel per la pace.

Bergamo (Orio al Serio), sfugge ai controlli ed entra in pista: muore risucchiato dal motore di un aereo. La vittima si chiamava Andrea Russo, 35 anni; l’uomo è sfuggito al tentativo della polizia e del personale di terra di bloccarlo. Secondo una ricostruzione, Russo si è messo a correre in pista verso l’aereo che stava già effettuando le manovre, finendo così risucchiato dai motori in accensione. Per la procura, la pista del suicidio resta la più probabile.

Latina, la procura indaga per omicidio colposo e lesioni dopo il crollo del ristorante di Terracina. I magistrati hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni gravissime, al momento contro ignoti, in seguito al crollo del solaio del ristorante stellato Essenza, che ha causato la morte di Mara Severin, 31 anni, sommelier, e il ferimento di un’altra decina di persone, di cui tre in prognosi riservata.

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